rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Donna

"Il cibo italiano è il migliore del mondo": ecco perché in cucina siamo imbattibili

Almeno 6 sono le ragioni per cui, secondo lo scrittore americano David Infante, la cucina del Bel Paese non può avere eguali in tutto il mondo, perché "come si mangia qui, da nessun'altra parte"

Che gli italiani siano delle buone forchette che esaltano la tradizione gastronomica del proprio paese come la migliore del mondo è un dato di fatto, suffragato anche dalla certezza che la dieta mediterranea corrisponda al regime alimentare più equilibrato e sano che ci sia.

Adesso, però, a ribadire con solenne certezza che per gustare l’eccellenza culinaria - ovvero piatti che uniscano qualità ed innovazione, ma con un occhio alla tradizione - sia necessario varcare i confini del Bel Paese, è lo scrittore newyorkese David Infante in un articolo su Thrillist, uno dei più rispettati portali dedicati al lifestyle maschile, dove sono stati elencati i motivi per i quali che fanno dell'Italia “la Mecca del cibo mondiale”.

Dalla bravura degli chef alla diversità dei piatti, allora, ecco le 6 ragioni che rendono le prelibatezze gastronomiche italiani davvero imbattibili: 

1-  I RISTORANTI NON HANNO BISOGNO DELLE STELLE MICHELIN. Con 'appena' 332 stelle rispetto alle 609 francesi, qualcuno potrebbe obiettare che i ristoranti italiani non siano poi così meritevoli, dettaglio che potrebbe anche essere vero, se il criterio di valutazione della mitica Michelin non fosse esente dalle critiche di chef internazionali e critici gastronomici si lamentano del nazionalismo spinto della guida, accusata di favorire i ristoranti francesi. 

2- LA PIZZA È IL REGALO ITALIANO ALL’UNIVERSO. "Buonissima ma anche incredibilmente veloce e facile da preparare: la pizza – soprattutto nella classica versione napoletana – è la quintessenza del 'casual street food' ed è la più importante invenzione italiana: basta assaggirala", consiglia il critico. 

3- CIBI DIVERSI IN OGNI ANGOLO DEL PAESE. Pur essendo un paese relativamente piccolo (a maggior ragione se paragonato agli Stati Uniti), l’Italia dispone di un patrimonio gastronomico talmente variegato da far invidia a chiunque e che, da nord a sud,- mette insieme il risotto e la polenta, la cotoletta alla milanese e il Parmigiano Reggiano, il prosciutto di Parma e il pesto, l’olio extra vergine d’oliva e la Fiorentina, il tartufo e la pasta, i formaggi e la pizza, i frutti di mare e il gelato, senza dimenticare la Nutella, unica ed inimitabile da sempre, a dispetto degli innumerevoli tentativi di scopiazzarne la ricetta.

4- ECCELLENTI CHEF. Reso il doveroso omaggio storico a Gualtiero Marchesi, il primo ad elevare la cucina tricolore ai suoi massimi livelli, la citazione d’obbligo è per Mario Batali, il famoso “Babbo” che, insieme con l’amico e socio Joe Bastianich, dal 1998 insegna ai newyorkesi cosa significhi mangiar (bene) italiano anche fuori dall’Italia e che ha creato Eataly. A completare l’elenco dei fuoriclasse in cucina, tre nomi su tutti: Massimo Bottura (Osteria Francescana); Massimiliano Alajmo (Le Calandre) ed Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba).

5- TANTE 'ITALIA' IN TUTTO IL MONDO. C’è una Little Italy in cinque dei sette continenti (uniche eccezioni, Asia e Antartica), il che significa che al giorno d’oggi si può mangiare realmente italiano in qualunque angolo del pianeta.

6- "PASTA IS THE BEST". Che sia stata realmente inventata dagli italiani o piuttosto importata da uno di loro (Marco Polo) o ancora introdotta dagli arabi nell’VIII secolo, importa poco: quello che conta davvero è che da quando le nonne italiane hanno messo le mani sulla pasta, è stato “game over” per tutto il resto, perché in qualunque modo venga preparata e sia che la si gusti al nord con il ragù o al sud coi frutti di mare, è sempre, dannatamente buona.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Il cibo italiano è il migliore del mondo": ecco perché in cucina siamo imbattibili

Today è in caricamento