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Giovedì, 28 Marzo 2024
Donna

Una coppia su 5 non riesce a fare figli: parte piano fertilità

Tra le principali cause, oltre a quelle naturali, anche le cattive abitudini come obesità, sedentarietà, tabagismo e consusmo eccessivo di alcol

Informare i cittadini sul ruolo della fertilità nella loro vita, e su come proteggerla evitando comportamenti che possono metterla a rischio, fornire assistenza sanitaria qualificata, operare un capovolgimento della mentalità corrente e rileggere la fertilità come bisogno essenziale non solo della coppia ma dell'intera società, promuovendo un rinnovamento culturale in tema di procreazione.

E' una vera e propria rivoluzione culturale, quella che si propone il Piano Nazionale della fertilità presentato nei giorni scorsi a Roma dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, insieme al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e al presidente dell'Anci, Piero Fassino. 

Il Piano, che prevede fra l'altro la celebrazione di un "Fertility Day", Giornata Nazionale di informazione e formazione sulla Fertilità, dove la parola d'ordine sarà scoprire il "Prestigio della Maternità", nasce dal lavoro del "Tavolo consultivo in materia di tutela e conoscenza della fertilità e prevenzione delle cause di infertilità" che ha documentato la situazione del nostro Paese, delineando alcuni punti sostanziali. In Italia la bassa soglia di sostituzione nella popolazione non consente di fornire un ricambio generazionale. Il valore di 1,39 figli per donna, nel 2013, colloca il nostro Paese tra gli Stati europei con i più bassi livelli. Questo determina un progressivo invecchiamento tanto da stimare che nel 2050, la popolazione inattiva sarà pari all'84% di quella attiva.

Oggi nel nostro Paese una coppia su cinque ha difficoltà a procreare, il doppio rispetto a 20 anni fa. Circa il 40% delle cause di infertilità riguardano prevalentemente la componente femminile, l'altro 40% riguarda la componente maschile ed un 20%invece è di natura mista. Negli ultimi 50 anni il numero di spermatozoi nel maschio si è ridotto della metà e negli ultimi 30 anni l'età media al concepimento in ambo i sessi è aumentata di quasi 10 anni, sia per l'uomo che per la donna. 

Vi sono anche numerose patologie che contratte sin dai i primi anni di vita possono danneggiare la fertilità sia nell'uomo che nella donna, ma ad incidere sulla fertilità delle italiane concorrono molteplici fattori: quelli sociali, dettati dalle difficoltà per i giovani a trovare un lavoro, una casa, metter su famiglia. E dall'esigenza di privilegiare la vita lavorativa: se in un passato relativamente recente la fecondità tardiva riguardava la nascita del terzo o quarto figlio, negli ultimi anni la maternità ad età elevate accade sempre più frequentemente per la nascita del primogenito. Il peso della cura dei bambini è molto rilevante per le donne più istruite e con lavori di responsabilità che si trovano a dover ridurre la loro attività lavorativa.

Fattori naturali, come l'ambiente, lo stile di vita e le abitudini, possono fare la differenza. Soprattutto quando le cattive abitudini coesistono: obesità, sedentarietà, fumo di sigaretta consumo di alcool dimezzano la fertilità di una donna.

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