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Giovedì, 18 Aprile 2024
Donna

Basta corpi femminili sui cartelloni pubblicitari: Roma vieta la 'donna oggetto'

Il Campidoglio boccia cartelloni e poster sessisti che "associano il corpo femminile all'idea di commercio": la svolta è contenuta nel nuovo piano regolatore sulle affissioni

In giro per la Capitale non si vedranno più cartelloni che "usano" il corpo femminile per vendere prodotti di ogni genere: Roma dichiara guerra alla pubblicità che offende le donne paragonandole ad oggetti e agli spot che lasciano intuire una realtà di sottomissione e di supremazia di genere e, dal Campidoglio, arriva la svolta contenuta nel nuovo piano regolatore sulle affissioni.

"Gli spazi del Comune potranno essere venduti solo a chi rispetterà le regole inserite nella delibera" ha spiegato il sindaco Ignazio Marino, precisando che "il corpo della donna non potrà essere associato ad immagini che lo equiparano ad un oggetto ed in maniera sessista". 

L’annuncio è stato dato dal primo cittadino durante la cerimonia di consegna del 'Premio Immagini Amiche', promosso dall’Unione Donne in Italia e dall’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo, che si è tenuto all’Ara Pacis in presenza della presidente della Camera Laura Boldrini, entusiasta dell'iniziativa.

La lotta senza quartiere alle pubblicità sessiste inizia in questi giorni, con l’entrata in vigore della delibera approvata dal Campidoglio nel luglio 2014, e il nuovo piano regolatore prevede anche la presenza di un organismo di controllo che valuterà la conformità del messaggio veicolato.

Ma non è tutto, perché oltre che sulle immagini, la Capitale lavora anche sulle parole e seguendo la raccomandazione della Boldrini, il Comune ha deciso che, da 'assessora' in poi, tutte le cariche saranno declinate al femminile.   

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