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Martedì, 16 Aprile 2024
Donna

È rimbambito? Ecco cosa fare quando lui ‘non ci prova’

La crisi del ‘maschio’ c’è e si sente: la virilità s’impalla davanti al corteggiamento, costringendo la donna a prendere misure alternative

A volte, sembra che nell’emisfero cerebrale del maschio adulto, che si presume dotato di un sufficiente intelletto, risiedano neuroni apatici, lenti nella ricezione degli stimoli del mondo esterno in cui anche le donne possono mostrarsi interessate a stringere un rapporto con un soggetto che appaia eterosessuale, single e di bella presenza.  

Tra bellimbusti ‘provoloni’ e corteggiatori abusivi, serpeggia, infatti, una specie di virilità imbecille che resta barricata dietro delusioni pregresse, legami mai interrotti e dedizioni materne e per quanto proprio non ce la faccia ad osare il famigerato ‘primo passo’, prepara comunque il terreno all’azione risoluta, illudendo la tenace ottimista che quella potrebbe essere davvero la volta buona in cui si azzardi una carezza. 

Considerando che è meglio un rimorso oggi che un rimpianto domani, prima di bocciare la candidatura del suddetto impalato o, - peggio ancora -, di azionare l’attitudine crocerossina volta allo ‘sblocco’ dei suoi traumi, conviene mettere in pratica alcuni comportamenti per sollecitarlo alla mossa e valutare la pena di attenderlo. 

LIMITARE L'USO DI WHATSAPP. Stop alle chat virtuali: il rapporto nato e retto su faccine, smorfiette e papiri ‘touch screen’ alimenta le idealizzazioni e i finti virtuosismi. Ad un papiro schermato, dunque, meglio far seguire una telefonata che metta lo ‘smanettatore’ davanti alla realtà di un tono vocale.

RENDERSI MENO DISPONIBILI. Constatato che l’invito al cinema si conclude sempre con i titoli di coda del film e che una passeggiata al chiar di luna è solo un volgare mezzo per digerire la cena, iniziare a impilare una serie di garbate scuse quando lui avanza un’altra delle sue ‘esilaranti’ proposte può essere interessante per scuotere la sua letargia.

TIRARE FURI IL 'CARO AMICO'. È la prova del nove: se Maometto non va alla montagna, la menzione frequente di un altro ‘idolo’ disposto a raggiungerla anche a piedi è una modalità spietata, che aizza l’atavica competizione del maschio cacciatore verso la preda puntata e mai posseduta. 

E se, nonostante tutto, lui rimane lì, fermo a rimuginare sulle potenzialità di un amore platonico, salutarlo con un sorriso e una pacca sulla spalla diventerà il rimedio estremo per coloro che vogliano campare ancora di emozioni forti e non di flebili, fanciullesche, illusioni. 

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