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Giovedì, 25 Aprile 2024
Donna

Allarme Istat: "Violenza fisica o sessuale su 7 milioni di donne"

Inquietante è il dato diffuso dall'Istituto nazionale di statistica che conferma come le forme più gravi di violenza ai danni della popolazione femminile siano esercitate da partner, parenti o amici

I numeri, se possibile, inquietano quasi quanto la causa che li genera, freddi e immensi nel calcolare le vittime di un fenomeno che miete dolore e passa sopra, sprezzante, a qualsiasi appello o denuncia.

6 milioni 788 mila sono le donne che nel corso della propria vita hanno subito una qualche forma di violenza fisica o sessuale, una cifra che corrisponde al 31,5% delle donne tra 16 e 70 anni di cui il 20,2% (4 milioni 353 mila) ha subìto violenza fisica, il 21% (4 milioni 520 mila) una violenza sessuale, il 5,4% (1 milione 157 mila) le forme più gravi di stupro (652 mila) e tentato stupro (746 mila). 

I dati sono contenuti nella ricerca dell'Istat "La violenza contro le donne dentro e fuori la famiglia", presentata da Giovanna Martelli, consigliera del presidente del consiglio dei ministri in materia di pari opportunità, e da Linda Laura Sabbadini, direttore del dipartimento statistiche sociale e ambietali dell'Istat, indagine che ha anche sottolineato come le forme più gravi di violenza siano esercitate da partner (62,7%), parenti (3,6%) o amici (9,4%). E non si deve certo arrivare per forza al sesso per parlare di violenza in senso stretto, considerato che anche schiaffi, calci, pugni e morsi sono facce della stessa figura poliedrica che macchia le mani di partner e di ex . 

Gli sconosciuti, invece, sono autori soprattutto di molestie sessuali (76,8% fra tutte le violenze commesse da sconosciuti) da cui il 24,7% delle donne ha patito almeno una volta qualche abuso, in particolare, il 6,3% da conoscenti, il 3% da amici, il 2,6% da parenti e il 2,5% da colleghi di lavoro.

E come se non bastasse, come se non fosse già abbastanza odioso questo spietato prospetto, anche le minacce, il 12,3%, completano il quadro, gli spintoni e le strattonate tante volte corredate dai colpi di oggetti contundenti che feriscono il 6,1% delle vittime. Meno frequenti, invece, sembrano essere le forme più gravi come il tentato strangolamento, l'ustione, il soffocamento e la minaccia o l'uso di armi. 

Tra le donne che hanno subìto violenze sessuali, poi, le più diffuse sono quelle fisiche (15,6%), i rapporti indesiderati vissuti come violenze (4,7%), gli stupri (3%) e i tentati stupri (3,5%) perpetrati da partner o da ex partner ai danni del 13,6% delle donne (2 milioni 800 mila). La maggior parte delle donne che avevano un partner violento in passato, lo hanno lasciato proprio a causa delle violenza subita (68,6%) e, in particolare, per il 41,7% è stata proprio quella la causa principale per interrompere la relazione, per il 26,8% è stato un elemento importante della decisione.

Per le donne straniere il rischio di violenza fisica o sessuale nel corso della vita è simile a quello delle italiane (31,3% contro il 31,5%), ma, secondo lo studio in questione, la violenza fisica è più frequente fra le prime (25,7% contro il 19,6% per le italiane), mentre la violenza sessuale è più frequente fra le seconde (16,2% delle straniere contro il 21,5% delle italiane). 

Le forme più gravi, come stupri e tentati stupri, sono invece più diffuse tra le straniere (7,7% e 5,1%) che, contrariamente alle italiane, subiscono soprattutto violenze (fisiche o sessuali) da partner o ex partner (20,4% contro 12,9%) e meno da altri uomini (18,2% contro 25,3%) e per il 46,6% di loro la deleteria relazione è finita prima dell'arrivo in Italia. 

Ciò significa che le italiane subiscono soprattutto violenze sessuali cosiddette 'meno gravi' da parte di sconosciuti, elemento che comunque, al di là di una specifica fattispecie, conferma la brutalità di un atto che tale è e tale resta a prescindere dalla sua manifestazione.

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