La dieta dell'orologio: per dimagrire bisogna digiunare 12 ore

Le feste sono già un lontano ricordo ma i chili in più sono ancora lì a ricordarci le "abbuffate" natalizie e i piccoli sgarri che mettono a rischio la nostra linea.

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Uno studio del Salk Institute for Biological Studies di San Diego ha dimostrato che per dimagrire davvero bisogna fare attenzione non tanto a quello che si mangia, ma quando. Mangiare ad intervalli regolari, infatti, aiuta a mantenere equilibrato il metabolismo.

I ricercatori di San Diego consigliano quindi di consumare i cinque pasti principali (colazione, pranzo e cena e due spuntini intermedi) nell'arco di 9 massimo 12 ore. Superata quella soglia, sale il rischio di obesità. Quindi, se si fa colazione alle 8, è bene fare l'ultimo pasto della giornata entro le 12 successive e non cedere a spuntini fuori orario.

 Lo studio è stato condotto su cavie da laboratorio, nutrici con quattro diverse diete ma dallo stesso importo calorico. Chi mangiava a tutte le ore è risultato obeso, mentre chi mangiava in una determinata finestra di tempo è rimasto più agile e sano, anche se magari ogni tanto gli era concesso qualche sgarro.

"Mangiare in un intervallo di tempo limitato non solo ha agito sulla prevenzione, ma ha anche fatto perdere peso a persone che già avevano qualche chilo di troppo. Gli orari dei pasti hanno maggior effetto sul ritmo circardiano dei cicli di luce e buio, che a sua volta influenza il funzionamento dei geni coinvolti nel mantenimento del metabolismo", ha spiegato al Corriere della Sera Satchidananda Panda, uno dei ricercatori che ha lavorato allo studio.