rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Donna

A dieta al supermercato: come scegliere i cibi ‘salva linea’

È facile cadere in ‘tentazione’ e acquistare prodotti che attentano al peso forma, per questo è utile conoscere delle dritte che aiutino a scegliere gli alimenti migliori

Fare la spesa al supermercato non è roba da poco: riempire il carrello di cibi sani e allo stesso tempo gustosi, senza cedere alle lusinghe dei prodotti in bella mostra tanto allettanti quanto a volte scarsi dal punto di vista nutritivo, richiede una bella forza di volontà, soprattutto quando si tenta di mantenere il peso forma o, ancor più, di dimagrire.

E se alla base vale sempre l’astuzia di recarsi a fare compere gastronomiche già sazi, così da scongiurare sul nascere eventuali languorini, queste strategie saranno utili per non trovarsi la dispensa piena di golosità poco adatti ad una corretta alimentazione. 

- ETICHETTA. Per prima cosa, bisogna sempre leggere gli ingredienti e le informazioni spiegate sulle confezioni.  ‘A ridotto contenuto calorico’ sono gli alimenti il cui valore energetico è inferiore del 30% rispetto a quelli della stessa categoria, ma bisogna sempre stare attenti alle porzioni. Il problema di un certo gonfiore alla pancia dopo aver mangiato può dipendere dalla flora batterica intestinale che non riesce a digerire bene il lievito di birra, per cui sarà meglio preferire i prodotti ‘senza lievito’ o quelli che indicano tra gli ingredienti i cosiddetti lieviti chimici, come il carbonato acido di sodio (che è poi il comune bicarbonato di sodio). 

- PANE. Quello fresco è molto più dietetico di uno a lunga conservazione, perché non contiene grassi, zuccheri e additivi che fanno aumentare le calorie da 242 all’etto di un integrale fino a 300 del confezionato. Anche le dimensioni sono importanti: in genere, più è grande, meno acqua evapora durante la cottura e quindi, a parità di peso, il pezzo sarà meno calorico (di circa il 15%) e più saziante rispetto a rosette e michette, particolarmente asciutte. Per lo stesso motivo, sarebbe da evitare l’azzimo che, così sottile, sembra leggero, ma in realtà, contiene 370 calorie all’etto. 

- MARMELLATE. Quelle davvero light contengono l’isomalt, uno zucchero estratto dalla barbabietola, oppure il maltitolo. Di solito si trovano insieme ai cosiddetti ‘intensivi’, come il ciclammato di sodio e l’aspartame, dolcificanti che assicurano il gusto ma non fanno ingrassare, permettendo di risparmiare il 75% delle calorie: in media, un etto di marmellata di questo tipo contiene 70 calorie al posto delle 250 di una confettura ‘normale’ e, inoltre,  hanno anche il vantaggio di non fare alzare la glicemia, mantenendo stabile l’insulina che scongiura i picchi di fame improvvisa. La scritta ‘Solo zuccheri della frutta’, invece, significa che la confettura è più sana, perché sono stati utilizzati dolcificanti naturali come succo d’uva o concentrato di mela. 

- BURRO. ‘A ridotto contenuto di grassi’ vuol dire che può contenerne anche fino alla metà rispetto alla versione tradizionale, così, da 752 calorie all’etto, si passa a 376 grazie all’aggiunta di addensanti (come l’amido di mais). Sempre meglio se usato a crudo, perché il calore intenso della cottura farebbe evaporare l’acqua in fretta, richiedendo dosi extra, esistono anche marchi ‘A ridotto contenuto di colesterolo’, ma non si tratta di burro dietetico, dato che è stata solo tolta una parte di colesterolo, ma non le calorie, per cui andrebbero acquistati solo se si segue una dieta ad hoc per proteggere le arterie, che comprenda, cioè, meno carni rosse e salumi e prodotti di origine animale. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

A dieta al supermercato: come scegliere i cibi ‘salva linea’

Today è in caricamento