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Giovedì, 28 Marzo 2024
Donna

La disfunzione erettile, cosa fare se lui va in crisi

Problema episodico o più frequente per molti uomini, va affrontata in coppia e con la massima serenità, perchè rimediare si può

I miti proposti dalla televisione e dal cinema, per non parlare di certi eroi degli spot pubblicitari, sono spesso alquanto lontani dalla realtà, immagini scomode con cui è difficile fare i conti.

E se le donne devono confrontarsi con le modelle e le attrici, agli uomini non va tanto meglio: successo, fascino e, naturalmente, una virilità indubitabile  sembrano presupposti indispensabili per essere al passo coi tempi, e chi inciampa lungo la strada è destinato al ruolo del perdente.

Buon senso ed equilibrio sono le doti che aiutano a ridimensionare le pretese e a sdrammatizzare, accettando serenamente la propria realtà e lasciando ai divi di Beautiful la loro perfezione di celluloide.

Esiste però un terreno particolarmente scivoloso per tutti gli uomini, anche quelli più saggi, un vero e proprio “campo minato”, capace di sgretolare l’autostima personale e determinare una situazione di rischio anche per quanto riguarda la coppia.

Stiamo parlando della difficoltà di erezione, più o meno occasionale o duratura, che ogni uomo ha sperimentato almeno una volta nella vita e che di solito viene vissuta con particolare angoscia.

Spesso non è neanche questione di età, perché perfino ad un baldanzoso giovanotto l’ansia da prestazione può giocare brutti scherzi, anche se, indubbiamente, l’avanzare degli anni può rendere certi “incidenti” più frequenti.

La scienza medica li definisce con il termine di disfunzione erettile, vale a dire l’incapacità di ottenere o mantenere un’erezione tale da condurre un rapporto sessuale soddisfacente.

Avere problemi di erezione di tanto in tanto non è sicuramente motivo di preoccupazione, mentre, se la disfunzione erettile si verifica di continuo, potrebbe essere la spia di problemi più seri. In questo caso, non c’è altra strada che parlarne con il proprio medico e intraprendere un percorso diagnostico per individuare le cause del problema, che fortunatamente, nella grande maggioranza dei casi può essere trattato con pieno successo.

Come deve comportarsi però una donna se il proprio uomo manifesta improvvisamente un problema di erezione? Se è già molto insicura di sé potrebbe perfino cominciare a sentirsi in colpa lei stessa e a pensare di non attrarre più fisicamente il conpagno.

“Nulla di più sbagliato – asserisce Emmanuele A. Jannini, andrologo ed endocrinologo, coordinatore del corso di laurea in Sessuologia all'Università dell'Aquila, che raccomanda di non innescare una catena di sensi di colpa e di accuse, “perché si peggiorano solamente le cose”.

La cosa migliore è sdrammatizzare e riprovare nuovamente in condizioni di maggiore distensione e serenità, ma senza pensare di “sottoporsi a un esame”! Solo nel caso le difficoltà diventino davvero frequenti e tali da compromettere una serena vita sessuale, è necessario affrontare la situazione.

“In questo caso, la donna - spiega il professor Jannini - ha un ruolo fondamentale nel convincere il partner ad affrontare in modo serio le difficoltà in ambito sessuale. Sono le donne infatti che di solito si occupano della salute nell’ambito della famiglia e il loro appoggio può risultare determinante".

Fondamentale è per la coppia affrontare il problema insieme, senza drammatizzare ma senza neppure nascondere la testa sotto la sabbia. Rassicurazione, appoggio, complicità sono le parole chiave che permettono di uscire vincenti da una situazione di questo tipo, che per un uomo rappresenta sempre un momento difficile e delicato.

Spesso, per ovviare al problema della disfunzione erettile, anche nel caso sia di origine psicologica, può essere utile il ricorso almeno temporaneo a farmaci come il Viagra, il Cialis o il Levitra (sarà poi il medico a stabilire quale è più indicato caso per caso) ed è importante che in questo frangente non vi siano remore da parte di lei.

Una donna non deve sentirsi defraudata per il fatto che il proprio uomo ricorre ad un “aiuto” medico, né tantomeno deve vivere la cosa come un attacco alla propria autostima.

Il farmaco è semplicemente un appoggio in più, un espediente che viene in auto solo all’aspetto più tecnico dell’amore, senza nulla togliere ai sentimenti e all’attrazione reciproca.

Purtroppo, il terreno della sessualità è tutt’altro che agevole e sia per lui che per lei è abitato da molti demoni che si chiamano, tanto per fare qualche esempio, “paura del fallimento”, “non ti piaccio più”, “ormai anche con il sesso è finita”, “non sono più lo stesso uomo”, “non sono più la stessa donna” e via di questo passo.

Sono demoni terrificanti, che fanno molto baccano, ma – e questa è la bella notizia – non sono in grado di fare tanto altro. Perciò si può scegliere di non ascoltarli e di trattarli come piccoli vocine fastidiose, relegandole in un cantuccio dell’anima.

Solo in questo modo si può fare spazio all’amore e alla condivisione, alla consapevolezza che tutto può essere affrontato se si guarda insieme nella stessa direzione.

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