Se fino ad oggi è sempre stato il palmo la parte della mano considerata determinante per  descrivere il carattere e fornire anticipazioni sul futuro, adesso anche le dita sono elevate a mezzi premonitori importanti, che arrivano al punto di svelare la predisposizione a malattie. 

Lungi dall’essere il nuovo assunto di una cultura chiromantica, la teoria vanta le basi scientifiche fornite dall’Università della Florida, dove un team di ricercatori ha dimostrato come dall’esposizione del feto agli ormoni durante i nove mesi di gravidanza dipenda la lunghezza delle dita e sarebbe l’anulare, soprattutto, a fornire informazioni sullo stato di salute del soggetto.

Pare, dunque, che l’indice degli uomini più lungo rispetto all’anulare possa essere sintomo di una maggiore predisposizione al tumore alla prostata, mentre per le donne segnali il pericolo di un male al seno o l’inclinazione a malattie cardiache.
Le dita, inoltre, sarebbero segnalatori del grado di fertilità e, spesso, dell’orientamento sessuale del soggetto.

Trattandosi di questione ormonale, pertanto, l’uomo con un anulare più lungo rispetto all’indice, avrebbe un maggior livello di testosterone e quindi un carattere più aggressivo, una predisposizione alla sessualità, alle materie scientifiche, allo sport e persino all’alcolismo. Inoltre, nella maggior parte dei casi sarebbero anche considerati più attraenti dalle donne e, secondo un sondaggio della Cambridge University, godrebbero di maggiori possibilità di sfondare in settori fortemente competitivi.
Al contrario, se l’anulare è più corto dell’indice, il livello del testosterone sarà basso e si avrà un’indole più dolce e remissiva.

Quanto alla donna, vantando l’anulare più lungo dell’indice, potrebbe avere maggiore probabilità di successi sportivi.