Chi sostiene che l’orgasmo simulato sia sintomo di mancanza di sincerità proprio nel momento più intimo, dovrà ricredersi alla luce dello studio pubblicato sul Journal of Sexual Archives e intitolato "Bilancio sull' orgasmi simulato femminile: proprietà psicometriche", secondo cui le donne che fingono il piacere possono rendere l'esperienza sessuale ancora più soddisfacente. 

Per verificare questa teoria, i ricercatori della Temple University hanno preso come campione 481 donne eterosessuali di 20 anni, con una vita sessuale attiva ma non coinvolte in una relazione seria, le quali hanno rivelato i quattro fattori che influenzano la decisione di simulare un orgasmo, ovvero: 
1. Altruismo (finta considerazione per le esigenze del partner) 
2. Paura e insicurezza (fingere di evitare le emozioni negative che possono essere associate con l'esperienza sessuale) 
3. Aumentare la stimolazione (migliorare il proprio piacere) 
4. Interruzione del rapporto (far finta di aver raggiunto il piacere per terminare il rapporto).

Data la prevedibilità di alcune risposte, la novità starebbe proprio in quella con cui le donne hanno ammesso di fingere l'orgasmo per rendere il sesso più piacevole, come una sorta di ‘strategia egoistica’, messa a punto “per migliorare la propria stimolazione”, come spiega Erin Cooper, co-autore dello studio. E anche quando l'orgasmo viene simulato per evitare sentimenti negativi come l’insicurezza o la frustrazione, i ricercatori ritengono che fingere non sia una sottomissione degradante, ma una sua scelta consapevole, non legata a un'esperienza negativa ma, al contrario, finalizzata a renderla positiva. 

La conclusione, insomma, è che non è possibile asserire che quando una donna simula un orgasmo lo faccia a causa di un'esperienza sessuale insoddisfacente.