Maturità 'drogata': è allarme per gli studenti che abusano di farmaci per superarla

Gli esami di maturità - al via oggi, con la prova d'italiano - lanciano un allarme ben più preoccupante rispetto alla mera possibilità di essere bocciati: è in gioco la salute, quella vera, che prescinde dall’esaurimento nervoso da studio matto, dallo stress e dall’ansia. 

Pare, infatti, che per migliorare le proprie “prestazioni” cerebrali, o almeno sperare che questo avvenga, gli studenti alle prese con la prima vera ‘strizza’ scolastica facciano uso di amfetamina, metilfenidato, modafinil e altri farmaci studiati per patologie come l’Alzheimer o la demenza senile e, un gradino sotto, le bibite a base di taurina, caffeina ed altri energizzanti, ma tutti accomunati dalla dubbia efficacia e dalla pericolosità degli effetti collaterali, oltre all’illegalità della compravendita dei primi senza consiglio medico.

Secondo un’inchiesta di Skuola.net ripresa da Repubblica, uno studente su quattro ha fatto uso di integratori per la memoria, il 3.7% degli studenti maturandi, cioè di 19 anni, è invece ricorso a farmaci per l’attenzione e quasi un ragazzo su due (44%) beve spesso Energy drink. Benefici in realtà pochi mentre molti di più sono i rischi. 
“Non esistono sostanze che aumentano le capacità cognitive – spiega Simona Pichini dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità – anzi l’assunzione da parte di soggetti sani di farmaci nati per specifiche patologie può comportare effetti collaterali a livello del sistema nervoso centrale e cardiocircolatorio”.

Energy drink e farmaci sono spesso mischiati anche in ‘cocktail’, come una sorta di doping cerebrale e, per quanto la maggior parte dei ragazzi non li abbia mai usati, tutti o quasi conoscono qualcuno che spesso si ‘disseta’ con questi intrugli, incurante della loro pericolosità e della certezza che, prima di lui, milioni di studenti sono sopravvissuti a questa prova con un semplice infuso di camomilla bevuto la sera prima.