"Mia figlia è morta prima delle nozze": la truffa per non pagare l'abito bianco
L'incredibile vicenda a Savona. Sotto shock la titolare del negozio di abiti da sposa, che aveva creduto a una donna che diceva di aver perso la figlia alla vigilia del matrimonio e voleva vestirla per l'ultimo viaggio con l'abito delle nozze
Una storia drammatica che avrebbe commosso anche i sassi. La figlia era morta a pochi giorni dal matrimonio, stroncata davanti ai suoi occhi da un aneurisma cerebrale mentre stavano scegliendo le bomboniere. L'ultimo desiderio di questa madre era quindi quello di seppellire la figlia con il vestito bianco che non aveva fatto in tempo a indossare da viva. La titolare del negozio "Fasion" di via Verzellino a Savona non ha potuto trattenere le lacrime, davanti al racconto agghiacciante di quella cliente che si è presentata un giorno nel suo negozio per ritrare l'abito da sposa della figlia, salvo poi scoprire l'atroce verita: era tutta una messa in scena per prendere il vestito senza pagarlo.
Come racconta La Stampa, la titolare del negozio era già pronta a restituire l'acconto di 50 euro versato, ma quando la mamma le ha chiesto di poter avere l'abito per vestire la figlia "per il suo ultimo viaggio", la donna non ci ha pensato due volte.
“Le ho subito sistemato la confezione dell’abito e la signora mi ha detto che però, viste tutte le spese per il funerale, non aveva con sé i soldi – 500 euro, ndr – per saldare subito il vestito, ma che sarebbe passata nei giorni successivi. Io ovviamente le ho detto che non c’erano problemi e le ho dato il vestito”, ha riferito la signora Francesca.
Poi però sono sorti i primi, atroci dubbi. Niente necrologi, nessuna notizia sui giornali, nessun funerale programmato. Nulla. Finché attraverso conoscenze comuni non è venuta a sapere che la sposa era viva e vegeta ed era stata persino vista in strada quello stesso giorno. La signora Francesca si è quindi presentata al ristorante dove avrebbe dovuto svolgersi il rinfresco e lì ha trovato madre e figlia. A quel punto la donna, dopo aver scoperto che in realtà le due erano addirittura suocera e nuora, si è limitata a chiedere alla signora di saldare il conto, aggiungendo che non si sarebbe mossa da lì fino alla consegna dei soldi. "Se ci penso ancora adesso mi viene la pelle d’oca - ha raccontato la negoziante - Io non mi spiego come si possa arrivare a fare una cosa del genere. Sono stata male per questa notizia, ho pianto”.
