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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"Così la demenza ha cambiato mia madre: spero che muoia presto"

Il 31enne Jake Heath ha documentato il percorso degenerativo che ha sconvolto il fisico e la mente della madre Jaquie, vittima di una grave forma di demenza senile che l'ha annientata al punto tale da indurlo ad augurarsi che la sua sofferenza possa finire il prima possibile

Un figlio che desidera la morte della madre sarebbe considerato da tutti fuori da ogni legittimo pensiero, ma in questo caso Jake Heath, un ragazzo 31enne di Sidney, auspica il triste evento per la donna che lo ha messo al mondo non per chissà quale immorale tornaconto personale, ma solo per non vederla più soffrire a causa della rara forma di demenza che ogni giorno le ruba un pezzo di vita. 

La donna si chiama Jacqueline e soffre del morbo di Pick, una rara malattia cerebrale degenerativa, clinicamente caratterizzata da alterazioni comportamentali. Vivere ogni giorno accanto alla mamma e accudirla ha ispirato Jake a parlare di quella malattia mentale attraverso un album di foto pubblicato su Reddit e Imgur che racconta la sua storia da quando ha cominciato ad avere i primi sintomi della malattia, fino ad arrivare a quelle degli ultimi anni in cui la degenerazione fisica e psichica è evidente.

Nei primi tempi Jacqueline perdeva peso, era continuamente confusa ed aveva cominciato ad avere degli attacchi di panico improvvisi e se all'inizio i medici le avevano detto che si trattava dei segni dell’arrivo della menopausa, in seguito la diagnosi si è rivelata ben di altra natura e ha accertato il tragico responso. 

Oggi le sue condizioni sono peggiorate ancora, non riesce più a mangiare cibi solidi ed è costretta a nutrirsi con frullati e Jake è convinto che sua mamma stia lentamente scomparendo. Il papà ha anche abbandonato il suo lavoro per accudirla, ma purtroppo molto spesso non viene neppure riconosciuto. Jacquie non reagisce alla musica o al dialogo nonostante un tempo fosse una persona brillante ed è per questo che Jake ha intenzione di scrivere un libro che racconti tutta la storia. 

“Era un amore, nonché una donna generosa. Spesso i miei amici venivano da me solo per stare in sua compagnia” ricorda lui per il quale è impensabile che la donna passi la maggior parte del suo tempo da sola e in silenzio, come se stesse attendendo pazientemente l’ultimo respiro. Durante questi anni, Jake ha sempre cercato di trovare un lato positivo, come ha raccontato: "Il resto della mia famiglia è diventata molto più unita. I ricordi possono sbiadire in una persona con la demenza, ma vivranno nella memoria dei loro familiari e amici".

Purtroppo Jake con realismo fuori dal comune conclude la sua serie di foto con una didascalia disperata: "A volte lei sorride e ride ancora. Ma non capisco davvero perché. Spero che muoia presto".

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