Maria Grazia Cucinotta: "Lo Stato pensi prima alle donne, poi ai rom e ai profughi"
"Forse è bene che di immigrazione ne parli chi abbia una minima conoscenza del tema" ha tuonato l'Osservatorio sul Razzismo contro l'attrice che, dalle pagine della sua rubrica, ha detto la sua sul modo in cui lo Stato italiano tratterebbe le donne vittime di violenza
È partita come una delle tante risposte che Maria Grazia Cucinotta di solito rende alle lettrici della rubrica femminile del 'Corriere della Sera' ed è finita con il diventare il detonatore di una bomba che ha fatto esplodere una vera polemica.
Tutto è nato dalla lettera di una donna che ha chiesto all'attrice un consiglio circa l'imminente separazione dal marito e lei ha così risposto: "Sono tante le storie come la tua. Donne costrette a subire perché lo Stato non le sostiene e come dici tu, non sanno come mantenersi e dove andare. Sento tutti i giorni finanziamenti verso rom o profughi, ma non sarebbe 'più giusto' pensare prima ai bisogno di donne, come Elisabetta, che pur volendo fuggire alla violenza si ritrovano da sole?".
Apriti cielo. La frase non è piaciuta all’Osservatorio sul Razzismo in Italia che, in una nota pubblica su Facebook, ha tuonato: "L'attrice e regista non trova nulla di meglio da dire che non capisce come mai sente spesso parlare di finanziamenti dati a rom o profughi, mentre sarebbe più giusto pensare prima ai bisogni di donne come la madre. Ecco, fare la scala del "più giusto", di chi è più sfigato, chi merita essere aiutato e chi no. È qualcosa di disgustoso. A questo si aggiunga che i soldi per i profughi non sono dati dallo Stato Italiano ma dall'Europa, e quindi non sarebbero spendibili per il caso citato e che tra i rom, che in maggioranza sono italiani o comunitari e hanno quindi gli stessi diritti di Elisabetta, vi sono tante donne che si trovano esattamente nella stessa situazione. Forse è bene che di immigrazione ne parli chi abbia una minima conoscenza del tema e non solo chi opina per ‘sentito dire’".
