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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Milano, città dell'intolleranza: donne, omosessuali e disabili i bersagli su Twitter

La mappa presentata da Vox - Osservatorio italiano sui diritti mostra come la distribuzione dell’intolleranza verso determinate categorie di soggetti sia polarizzata soprattutto al Nord

Un rapporto presentato da Vox - Osservatorio italiano sui diritti ha stilato una vera e propria mappa dell'intolleranza italiana che ha dato alla Lombardia il primato di regione più intollerante su Twitter, in particolare contro le donne.

La geolocalizzazione dei messaggi ha consentito la definizione delle zone italiane in cui la violenza verbale è maggiormente diffusa e le cinque mappe termografiche prodotte con il supporto delle università, hanno evidenziato diffusione e concentrazione del fenomeno soprattutto a Milano, dove, sui circa 1.300 messaggi rilevati, il 44% sono contro le donne, il 29% contro gli omosessuali, il 14% denotano forme di razzismo, il 7% sono contro i disabili e il 6% sono antisemiti. 

"Siamo partiti dall’analisi su 72 parole sensibili in grado cioè di evidenziare l’esistenza di sacche di intolleranza nel nostro Paese" spiega Silvia Brena, co- fondatrice di Vox: "Pensare l’odio, porta poi ad agirlo; dare voce senza mediazione emotiva alla propria rabbia e sputarla in rete, porta poi al cyberbullismo o allo sviluppo di violenza strutturata. Col Comune di Milano dunque stiamo ipotizzando di portare avanti questo progetto, raffinando ulteriormente la ricerca, per fare prevenzione mirata sul territorio". 

Il progetto che, non a caso, è patrocinato dal Comune di Milano, ha coinvolto dipartimenti di eccellenza di tre università italiane: Milano, Roma e Bari e "La Mappa dell'Intolleranza" ha richiesto più di un anno di lavoro, otto mesi di monitoraggio della rete Twitter, 1,8 milioni di tweet estratti nel periodo di rilevazione (gennaio-agosto 2014) per localizzare l’odio razziale, l’omofobia, l’odio contro le donne e contro i diversamente abili, l’antisemitismo. 

Ma è la misoginia l'argomento su cui si concentra la maggiore proliferazione di tweet intolleranti, dato che il numero di tweet contro le donne, in 8 mesi, è arrivato a 1.102.494, con 28.886 tweet geolocalizzati. Le offese contro le donne hanno registrato una distribuzione nazionale piuttosto uniforme con picchi in Lombardia, Campania, aree tra il sud dell’Abruzzo e il nord della Puglia, Friuli-Venezia Giulia. Seguono per numero di messaggi rilevati, i tweet contro i diversamente abili, arrivati a 479.654 con 3.410 localizzazioni.

Un dato curioso, riscontrato durante la rilevazione dei tweet, è la netta crescita dei post a sfondo razzista in corrispondenza dei Mondiali, delle partite della domenica, ma anche dopo i talk show con personaggi politici o i programmi con la presenza di soubrette. 

I tweet antisemiti, invece, sono in assoluto i più geolocalizzati dei 6.000 tweet raccolti in 3 mesi, con un picco significativo in Abruzzo. Al Nord le zone più calde sono Milano, Bergamo, Brescia, Varese e Como. In centro Italia i picchi sono stati riscontrati in Toscana, nella zona centrale della regione e nel Lazio, in particolare nella provincia di Latina. Mentre al Sud le zone dove la discriminazione verso le persone di origine ebraica è più presente sono l'area di Napoli e Caserta, la zona compresa tra Bari e Taranto, il Salento e Catania.

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