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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Donna

Punto G, la zona del ‘mistero’ sessuale femminile

Conosciuta come l’area più sensibile al piacere erotico, si discute molto sulla sua reale esistenza e sulla possibilità di individuarla esattamente

Che sia leggenda o verità, vittima dell’ignoranza o del mistero, la questione sull’esistenza del cosiddetto ‘punto G’ come zona altamente erotica situata all’interno dell’apparato riproduttivo femminile, è sempre al centro di curiosità e interesse. 

Nonostante una ricerca abbia voluto fugare ogni dubbio sulla certezza che in questa piccola area convergano tutti i centri del piacere sessuale, gli interrogativi a proposito non accennano a diminuire e pare che sull’argomento non se ne dica mai abbastanza.

Ma cos’è esattamente il punto G?
Scoperto dal ginecologo tedesco Ernst Gräfenberg (dalla cui iniziale deriva il nome), è stato definito come “una zona erotica posta sulla parete anteriore della vagina, lungo l’uretra, che sembra essere circondata da un tessuto erettile come i corpi cavernosi (del pene)”, molto sensibile per definizione perché ricca di terminazioni nervose, capace, quindi, anche di innescare l'orgasmo.

Per quanto molte siano le donne scettiche sull’argomento, è certo che si trovi in ognuna e la sua individuazione viene difficile per due ragioni: la prima è che non si trova, come si legge spesso, a 5 cm dall'entrata vaginale, ma può essere a varie profondità, alcune volte dietro l'osso pubico, altre volte più internamente, vicino al collo dell'utero. Il secondo motivo è che la sua stimolazione non è sempre e subito piacevole, per cui involontariamente si evita il contatto.

Inoltre, va sottolineato che anche nell’uomo è riscontrabile la presenza di un’area  corrispettiva chiamata ‘punto L’, più facile da individuare perché si trova nella parte esterna del muscolo pubo-coccigeo, nella zona situata tra l’ano e la parte bassa dei testicoli. 

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