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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Stalking: ecco 12 mosse per difendersi dalle violenze

Da quando in Italia è entrata in vigore la legge contro gli atti persecutori, sono state oltre 50mila le denunce presentate, ma non è ancora abbastanza: ora un'app aiuta le vittime e un manuale spiega come proteggersi

I numeri atterriscono e più della freddezza dei dati, fa rabbrividire il pensiero che parlare e spronare alla denuncia non serva a far demordere quanti si rendono artefici di atti persecutori penalmente perseguibili e umanamente deprecabili.

Oltre 11 mila sono i casi finiti in un'aula di tribunale negli ultimi due anni, ben 51.079 le denunce effettuate dal 2009, da quando, cioè, in Italia è entrata in vigore la legge che ha introdotto il reato, tutti dettagli che evidenziano la crescita di un fenomeno che vede la sua conferma nei tragici fatti di cronaca tristemente all'ordine del giorno.

Le donne rappresentano l'84% del totale delle vittime e proprio perché non saranno mai abbastanza gli strumenti di prevenzione che si prefiggono di scongiurare pericolo e danno, è nato anche il manuale anti stalking e un'app gratuita che spiega cosa sia lo stalking, chi sia uno stalker e come sia possibile uscire da questo tunnel.

L'app 'Stop stalking' è disponibile in cinque lingue – italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo – ed è uno strumento che consente di chiedere aiuto in tempo reale, grazie alla collaborazione con il centro di ascolto e sostegno 'Telefono Donna' che ha prestato soccorso a oltre 91 mila persone dal 1992 a oggi.

Nell'84% dei casi, si tratta di donne con un'età media compresa fra 25 e 34 anni, il 30% è dipendente, il 24% casalinga: la maggior parte delle violenze avviene fra le mura di casa (come confermano i dati: il 60% delle vittime è sposata, il 72% ha figli) e sono soprattutto gli ex mariti o compagni che non accettano la separazione a colpire.

Tuttavia, a fronte di questa escalation di violenza, in Italia, solo il 7% delle vittime ha il coraggio di denunciare, motivo per il quale è stato messo a punto il manuale che, in 12 mosse, spiega come comportarsi e incita al coraggio che metta la parola fine ad un inferno senza fine.

1. Chiarire allo stalker di non avere più alcuna intenzione di proseguire alcun tipo di relazione con lui/lei.
2. Cercare di evitare contatti. Se lo si incontra, mantenere un atteggiamento neutro ma fermo e deciso, evitando di manifestare qualsiasi tipo di emozione. Non ricorrere a minaccie di alcun tipo.
3. Ignorare telefonate, sms, email. Ogni comunicazione, anche negativa, viene interpretata erroneamente. Può essere utile acquistare una seconda scheda telefonica.

4. Evitare un ultimo incontro con lo stalker, nonostante le numerose suppliche.
5. Studiare un piano di sicurezza che consenta di sentirsi sicuri facendo una lista dei numeri utili, e fornendo ad amici, familiari e colleghi informazioni sulla situazione. Dare loro una foto del molestatore.
6. Adottare altre misure preventive per tutelare la privacy e la sicurezza, rendendo sicure porte e finestre, usando una casella di posta privata, dando il proprio indirizzo solo agli amici più fidati, tenendo in macchina una borsa per le emergenze e del denaro.
7. Cambiare spesso le proprie abitudini di vita, percorrendo sempre strade diverse, cambiando i luoghi frequentati abitualmente, parcheggiando in posti sicuri e ben illuminati e cercando, se possibile, di non viaggiare da soli.

8. Raggiungere un luogo affollato o la caserma più vicina se ci si accorge di essere seguiti, non raggiungere mai la propria abitazione e non fermarsi.
9. Evitare di cercare tra amici e parenti dei possibili mediatori con lo stalker.
10. Evitare di farsi giustizia da soli.
11. Tenere un diario nel quale annotare tutti i tentativi di contatto dello stalker e le relative emozioni provate.
12. Prendere contatti con le forze dell'ordine e con i servizi del territorio che forniscono assistenza legale e psicologica.

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