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Sabato, 20 Aprile 2024
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Annalisa Minetti: "La disabilità viene spettacolarizzata, mi infastidisce"

Ha fatto della cecità uno stimolo per crescere e diventare più forte, ma occhio a definirla un supereroe

"La cecità mi ha donato tantissime virtù che probabilmente non avrei scoperto da normodotata e quindi da vedente", così Annalisa Minetti ai microfoni dei Lunatici, su Rai Radio2. Uno stimolo per trovare la forza, dunque, ma guai a definirla come un supereroe, anzi, in questo è polemica: "La disabilità oggi molto spesso viene spettacolarizzata e questo a me un po' infastidisce. I media raccontano noi disabili come se fossimo dei supereroi. Non è così. La disabilità è un grande dolore, però è un disagio che fa crescere. Al mio dolore ho dato una responsabilità: mi fa male, ma deve anche aiutarmi a far capire alle persone a saper gestire il dolore, che ti forma, che ti dà tantissimo se riesci a superarlo".

Miss Italia nel 1997, il Festival di Sanremo l'anno dopo, Annalisa Minetti ricorda con il sorriso quel periodo: "Ricordo Mirigliani, ha creduto tantissimo in me, mi fece cantare con Fabrizio Frizzi nell'ultima puntata, mi fece dire che avrei voluto andare a Sanremo e il giorno dopo avevo la Sony Music dietro la porta. Frizzi era una persona molto intensa, profonda, onesta, leale, quando lo incontravi sentivi di poterti davvero fidare ed affidare. Era meraviglioso. L'ho vissuto con incoscienza e sfacciataggine. Non avevo paura delle persone perché non le vedevo, riuscivo ad isolarmi, mi sono divertita, era un momento spensierato. Dovevo fare bella figura per convincere mio papà che fino a quel momento continuava a chiedermi quale lavoro volessi fare".

E quel Sanremo lo vinse: "Vinsi sia nei giovani che nei big perché quell'anno c'era un regolamento speciale che permetteva alle nuove proposte di competere anche con i grandi. Per me sarebbe stato meglio vincere solo tra le nuove proposte, così non avrei bruciato le tappe. Avrei potuto vincere tra i campioni l'anno dopo, l'avrei preferito. Arrivando dal giorno prima tutte le persone che si erano conquistate con gli anni il titolo di big mi guardavano come a chiedersi che cosa volesse questa ragazza appena arrivata. Non è stato semplice. Poi c'erano le aspettative. Mi dicevano che ero la nuova Laura Pausini o la nuova Celine Dion. Ero peggiorata caratterialmente, non mi piaceva l'attenzione che c'era nei miei confronti.

Annalisa Minetti sta lavorando a un nuovo album

La musica è sempre stato il suo grande amore, anche se lo sport le ha dato di più. "Musicalmente non ho fatto tutto quello che volevo - ha spiegato  - Non posso rimproverarmi nulla, tutto quello che ho fatto l'ho fatto toccando i podi più alti. Nello sport ho realizzato più cose, lo sport è molto meritocratico, lo sport fa vincere chi arriva prima, non esistono facilitazioni. Nella musica invece non dipende tutto da te. C'è un insieme di cose diverso. Forse nella musica qualche rimpianto ce l'ho, ma sto ricostruendo a piccoli passi la mia carriera, sto lavorando a un disco che per me sarà molto importante". 

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