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Sabato, 20 Aprile 2024
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"Questo manifesto offende la donna": è polemica per la pubblicità di una discoteca

L'immagine di una donna che ascolta la musica con le gambe divaricate e una cassa acustica al centro, scelta per la promozione della serata inaugurale di un locale della provincia di Pesaro, non è piaciuta a chi ha ritenuto che sia un'offesa a tutte le donne

Una ragazza bionda ascolta la musica in cuffia seduta con le gambe divaricate e una grande cassa acustica al centro. Accanto campeggia lo slogan "La musica che vibra" che sponsorizza un locale dell'entroterra fanese (Il Tris) per promuovere la serata di apertura in programma per il prossimo sabato. 

La trovata pubblicitaria così concepita non è piaciuta a chi ha ritenuto l'immagine offensiva per la donna e la scritta di denuncia attaccata sul manifesto rende bene l'attacco che, come riporta il Corriere Adriatico, ha scatenato non poche polemiche.

"Una pubblicità orribile. Invito tutti i cittadini a inviare una segnalazione all'Aip (agenzia italiana pubblicità)" è stato l'appello della segretaria provinciale della Cgil Simona Ricci e sui social sono fioccati numerosi commenti di protesta contro l'immagine promozionale scelta dal locale di Schieppe di Orciano.

"Una pubblicità terrificante - dice ancora Simona Ricci - Ho già inviato la mia segnalazione all'agenzia apposita e invito tutti a farlo. Ci impegniamo tanto, anche nelle scuole, con campagne di sensibilizzazione sulle pari opportunità o con accordi istituzionali specifici. Poi però escono immagini di questo tipo e spazzano via tutto il lavoro fatto fino ad oggi".

Sempre il Corriere Adriatico fa sapere poi che, raggiunti telefonicamente, il gestore del locale ha appreso la notizia con molto stupore, chiarendo che, tuttavia, non proseguiranno alla rimozione del manifesto incriminato: "Non sapevo nulla di queste polemiche. Non mi sembra un'immagine offensiva. Non abbiamo utilizzato l'immagine di una donna nuda. Magari farò maggiore attenzione la prossima volta ma non la ritengo una campagna pubblicitaria offensiva. Togliere i manifesti? Impossibile. Non ci sono i tempi tecnici per stamparne di nuovi e promuovere l'apertura di sabato prossimo".

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