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Venerdì, 29 Marzo 2024
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La star della ginnastica ritmica: “Soffro di bulimia. Mi fermo per curarmi”

Alexandra Soldatova ha annunciato di dover interrompere momentaneamente la sua carriera: “Il mio corpo è diventato spaventosamente fragile”

A 21 anni la quattro volte campionessa del mondo nella ginnastica ritmica e icona dello sport russo Alexandra Soldatova ha annunciato di dover interrompere momentaneamente la sua carriera per motivi di salute. La causa della stop si chiama bulimia, una malattia che non ha esitato a definire “spaventosa” nell’annuncio con cui ha spiegato i motivi della doverosa pausa.  

“Il mio corpo è diventato spaventosamente fragile. Devo affrontare la bulimia”, ha dichiarato la sportiva all’agenzia di stampa russa Tass: “Oltre alle problematiche sportive, le ferite e le fratture, ho un’altra patologia che mi colpisce costantemente. E si tratta di una malattia spaventosa”.

Alexandra Soldatova: "Bulimia e sport a livello agonistico non sono compatibili"

E’ la prima volta che la ginnasta parla apertamente del disturbo alimentare, benché uno svenimento durante una gara tenutasi a settembre in Portogallo avesse lasciato presagire che ci fosse un problema serio alla base. Nelle scorse settimane, poi, le testate russe avevano parlato di un suo ricovero per “tentato suicidio”, indiscrezioni che Soldatova aveva smentito con un video pubblicato sulla pagina Instagram della sua allenatrice che confermava il ricovero, ma spiegava fosse stato dovuto a un incidente domestico. A negare le voci anche la sua recente partecipazione al Gala Show Grand Prix Moscow 2020, tenutosi nella capitale russa.

Adesso però Alexandra Soldatova ha deciso di raccontare tutto: “Questa storia è andata avanti per due anni. Per me è davvero difficile parlarne. Sono stata in ospedale due volte. Ho gareggiato agli Europei nel 2019, i risultati erano ok, ma le mie condizioni di salute erano terribili”.

“A chiunque stia soffrendo di bulimia voglio dire che la fase più difficile è riconoscere il problema. Si tratta di una malattia spaventosa”, il messaggio lanciato dalla ginnasta: “Quando l’ho confessato alla mia allenatrice, ne ho parlato con lei per tre o quattro ore. Sono grata sia a lei ad Irina Alexandrovna (presidente della federazione russa di ginnastica ritmica, ndr), che mi sono state accanto”.

“Ora sono consapevole che bulimia e sport a livello agonistico non sono compatibili. Soprattutto se hai bisogno di essere in piena forza per le Olimpiadi”, ha concluso la ginnasta che si è definita come “divisa tra la mia lotta con questa malattia e lo sport meraviglioso che è la ginnastica”.

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