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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Lascia il capo della redazione Bbc in Cina: "Sottopagata rispetto ai colleghi uomini"

Carrie Gracie ha lasciato il suo incarico a Pechino in protesta contro le disparità salariali tra uomini e donne nella stessa posizione all'interno della Bbc. "Il supporto che ho ricevuto rivela la grande fame che c'è per un sistema salariale equo, giusto e trasparente", ha detto in un'intervista proprio a Bbc Radio 4

Il soffitto di cristallo si sta incrinando? Di sicuro le donne sembrano sempre meno propense a restare in silenzio davanti a tutti quegli ostacoli che quotidianamente, più o meno evidenti e concreti, impediscono il conseguimento della parità dei diritti nel mondo del lavoro. 

L'ultimo esempio in ordine di tempo è quello della giornalista scozzese Carrie Grace, capo dell'ufficio di Bbc News in Cina, che ha lasciato il proprio incarico dopo aver scoperto di essere stata pagata per anni meno di suoi colleghi uomini in posizioni analoghe alla sua.

La Bbc e il "gender pay gap"

Lo scorso luglio la principale emittente pubblica britannica aveva reso noti gli stipendi dei suoi dipendenti che sforavano le 150mila sterline, in risposta a una richiesta arrivata direttamente dal governo, e si era così venuto a sapere che due terzi dei dipendenti più pagati della Bbc sono uomini. 

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In una lettera aperta pubblicata sul suo blog, Gracie ha puntato il dito contro quella che definisce la "cultura salariale segreta e illegale" della Bbc e quando l'azienda le ha proposto un grosso aumento, ha rifiutato non solo perché avrebbe comunque continuato a guadagnare meno dei colleghi uomini ma anche perché la giornalista ritiene che il suo stipendio fosse già abbastanza alto, soprattutto per chi lavora nel pubblico. Gracie ha lasciato il suo posto nell'ufficio di Pechino la scorsa settimana, ma resterà comunque nella Bbc, riprendendo il proprio posto all'interno della redazione televisiva, dove si aspetta "di essere pagata equamente". 

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A parità di ruolo, gli uomini guadagnano di più

"La Bbc appartiene a voi, i contribuenti che pagate il canone  - scrive Gracie - Credo che abbiate il diritto di sapere che questo viola la legge sull'uguaglianza dei diritti e cozza contro le pressioni per una struttura salariale equa e trasparente". 

La Bbc, che sul proprio sito ha riportato comunque la notizia e le accuse della giornalista che da 30 anni lavora per l'azienda, sostiene che non esista al suo interno "una discriminazione sistematica contro le donne". Ma dai dati diffusi lo scorso luglio Carrie Gracie ha scoperto che i suoi omologhi a capo degli uffici negli Stati Uniti e nel Medio Oriente, Jon Sopel e Jeremy Bowen, guadagnano "almeno più del 50 per cento" rispetto a lei e Katya Adler, a capo dell'ufficio Bbc in Europa. Gracie e Adler avevano firmato  nei mesi scorsi una lettera aperta diretta a Tony Hall, ad di Bbc e pubblicata sul Telegraph, proprio per chiedere pari condizioni salariali rispetto a Sopel (il cui stipendio è compreso tra 200mila e 249mila sterline) e Bowen (che guadagna tra 150mila e 200mila sterline). 

"Nonostante l'insistenza con cui la Bbc pubblicamente sosteneva che la mia nomina dimostrasse il proprio impegno per l'uguaglianza di genere e nonostante la mia di insistenza sul fatto che l'uguaglianza fosse una delle condizioni per accettare il posto, i miei dirigenti avevano ritenuto ancora una volta che il lavoro delle donne valesse molto meno di quello degli uomini".

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Giornalisti e politici sostengono Carrie Gracie

Sui social sono apparse diverse attestazioni di stima e sostegno per Gracie, con l'hashtag #IStandWithCarrie, anche da parte di politici, come il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon, e di giornalisti della stessa Bbc, come Lyse Doucet, corrispondente dall'estero e reporter di guerra. Bbc Women, un gruppo che raccoglie oltre 150 lavoratrici, ha dichiarato: "E' estremamente deplorevole che una giornalista eccezionale come Carrie Gracie senta di non avere altra scelta che dimettersi dal suo incarico perché la Bbc non l'ha valutata in maniera equa. Siamo a conoscenza di circa 200 donne, in vari ruoli, che hanno già protestato per i loro stipendi"

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"Il supporto che ho ricevuto rivela la grande fame che c'è per un sistema salariale equo, giusto e trasparente", ha detto la stessa Gracie, ospite questa mattina della trasmissione Woman's Hour su Bbc Radio 4.

"Quello che per me è più importante è il fatto che la gente stia parlando del mio lavoro in Cina, perché non voglio essere ricordata per sempre come la donna che si è lamentata per i soldi - ha dichiarato - Voglio essere invece ricordata come la persona che ha fatto un buon lavoro in Cina e tanta gente sta dicendo questo di me e ciò non andrà sepolto alla fine di questa storia"

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