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Sabato, 20 Aprile 2024
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Gravidanza e Coronavirus, le testimonianze di genitori e operatori: dall'ostetrica online al parto "senza nonni"

L'arrivo di un bambino in piena emergenza sanitaria è un evento capace di far ritrovare il sorriso, ma è anche foriero di preoccupazioni per i futuri genitori. Ecco le esperienze in giro per l'Italia

In un momento storico come questo, segnato dall'emergenza sanitaria legata al Coronavirus, l'arrivo di un bambino è un evento capace di far ritrovare il sorriso, ma è anche foriero di preoccupazioni ulteriori per i futuri genitori. Ci sono direttive precise da seguire durante la gravidanza per contenere i rischi? E come avviene il parto? Sono tante le domande che si pongono mamme e papà di tutta Italia. In soccorso arrivano le indicazioni da parte degli operatori di settore e le testimonianze di chi, come Ester e Giordano, sono diventati genitori proprio in questi giorni a Roma e raccontano la loro esperienza alla stampa. 

Le regole per la gravidanza della Società Italiana di Neonatologia

Anzitutto, partiamo dalla direttive ufficiali. L'Istituto Superiore della Sanità e la Società Italiana di Neonatologia hanno diffuso consigli utili per cercare contenere i rischi. Ma, non essendo stato ancora scoperto alcun vaccino, il suggerimento per le donne incinta o che allattano e alle persone vicine è quella di affidarsi alle regole generali di prevenzione: accurata igiene delle mani, richiesta anche a tutti coloro che hanno contatti con la futura o neomamma; evitare qualunque tipo di vicinanza con persone infette o che sono sospettate di esserlo; non ci sono attenzioni specifiche sulle modalità di parto, ma bisogna prestare particolare attenzione in caso di sospetta o conclamata infezione. Per la mamma e per il bambino è stato diffuso dalla società italiana di Neonatologia il documento 'allattamento ed infezione da Sars-Cov-2' che offre indicazioni per prevenire ed affrontare i possibili casi di contagio madre-neonato, consultabile a questo link.

Valentina Baglioni, l'ostetrica che dà consulenze gratuite online

Da menzionare è, tra le altre, l'iniziativa di Valentina Baglioni, ostetrica di Arezzo, che dà consulenze online sull'allattamento alle donne che hanno appena avuto un bambino e che si trovano impossibilitate ad accedere alle attività di sostegno. Un supporto da remoto attraverso chiamate e videochiamate, perché partorire ai tempi del Coronavirus comporta disagi certamente insoliti e, a volte, basta la parola giusta pronunciata da una persona esperta per risolvere una nottata passata in bianco tra poppate e pianti del bebè.  

L'ostetrica che aiuta le neomamme sole in casa in videochat

Il parto ai tempi del Coronavirus 

E come avviene invece il parto ai tempi del Coronavirus? Interessante è la testimonianza rilasciata da due genitori romani, Ester e Giordano, che hanno parlato di un iter assolutamente normale, solo con qualche accortezza in più in un momento così delicato per il Paese e per la sanità.

Giordano ed Ester sono diventati genitori di Irene la mattina dell'11 marzo con parto avvenuto al Policlinico Casilino. All'arrivo alle 7 in ospedale il personale ha fatto entrare solo la mamma, facendo aspettare fuori il papà. I neogenitori hanno raccontato che con la partoriente può entrare solo una persona a meno che non abbia sintomi sospetti, e che nessun altro può entrare in visita, neanche dopo la nascita del bambino. "Per prima cosa mi hanno misurato la febbre, poi mi hanno fatto entrare all'interno del pronto soccorso, dove è stata dedicata una parte solo alle donne incinte, con apposite misure di sicurezza, come la distanza tra una seduta e un'altra", ha raccontato Ester. In questa stessa zona riservata alle future mamme, la donna è stata sottoposta ai monitoraggi e a tutte le visite necessarie prima di essere spostata in sala parto. "Nel frattempo io sono rimasto in una sala d'attesa da solo - ha aggiunto Giordano - Alcune sedute erano state sbarrate dal nastro per poter mantenere la distanza obbligatoria anche se fossero arrivate altre persone. Sono potuto entrare in sala operatoria solo al momento del parto per poter vivere la nascita di Irene".

L'emergenza Coronavirus ha imposto restrizioni e cambiamenti sul post-parto, in particolare sulle visite e sui tempi di permanenza delle donne in ospedale. "Niente nonni e parenti in visita, solo il papà può entrare - ha sottolineato Ester - e uscirò dopo due giorni dal parto cesareo e non dopo 3 come avviene solitamente. Per il parto naturale fanno uscire anche il giorno successivo al parto". 

Partorire ai tempi del Coronavirus, la testimonianza di due neo genitori romani

Coronavirus: gravidanza e rischi, le informazioni del ministero della Salute

Per qualsiasi informazione a proposito della gravidanza, è importante attenersi esclusivamente ai dati ufficiali presenti sul sito del Ministero della Salute. In tal senso il governo sottolinea che "non sono riportati dati scientifici sulla suscettibilità delle donne in gravidanza al virus". "La gravidanza - si legge - comporta cambiamenti del sistema immunitario che possono aumentare il rischio di contrarre infezioni respiratorie virali, tra cui quella da SARS-CoV-2. Inoltre le donne in gravidanza potrebbero mostrare un rischio maggiore di sviluppare una forma severa di infezioni respiratorie virali. Resta consigliato, anche per le donne in gravidanza, di intraprendere le normali azioni preventive per ridurre il rischio di infezione, come lavarsi spesso le mani ed evitare contatti con persone malate".

Quali sono gli effetti di COVID-19 durante la gravidanza? "Non sono riportati dati scientifici sugli effetti di COVID-19 durante la gravidanza - si legge ancora - In caso di infezione in corso di gravidanza da altri coronavirus correlati [SARS-CoV e MERS-CoV] sono stati osservati casi di aborto spontaneo mentre la presenza di febbre elevata durante il primo trimestre di gravidanza può aumentare il rischio di difetti congeniti". 

Quanto alla trasmissione del virus da mamma e neonato, "Dai dati presenti in letteratura, limitati, non sono stati riportati casi di trasmissione dell’infezione da altri coronavirus (MERS-CoV e SARS-CoV) da madre a figlio. I dati recenti riguardo bambini nati da madri con COVID-19 indicano che nessuno di essi è risultato positivo. Inoltre, il SARS- CoV- 2 non è stato rilevato nel liquido amniotico". 

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