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Giovedì, 28 Marzo 2024
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“Stop alle modelle taglia zero”: arriva la proposta legge

Il M5s chiede di calendarizzare il prima possibile la proposta di legge che vieti l’impiego delle ragazze cosiddette ‘taglia zero’ nel mondo della moda

“Vietare l'impiego di modelle anoressiche o in stato di malnutrizione, cosiddette ‘taglia zero’, per sfilate e campagne pubblicitarie: è quanto prevede la proposta di legge del MoVimento 5 Stelle, che chiediamo di calendarizzare al più presto in Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati".

Lo dichiara Azzurra Cancelleri, deputata 5stelle in Commissione Attività Produttive e prima firmataria della pdl presentata oggi alla Camera durante il Convegno “Moda e disturbi alimentari” insieme con la top model curvy, Elisa D'Ospina; Tiziana Monreale,  Fashion designer; Erika Ionta, dietista e Riccardo Dalle Grave, Responsabile scientifico dell’Associazione Italiana Disturbi dell'Alimentazione e del Peso (AIDAP). 

I punti della proposta di legge 

“La proposta di legge del MoVimento 5 Stelle è composta da quattro articoli e prevede alcuni interventi essenziali. In particolare – spiega la deputata 5stelle Azzurra Cancelleri - l'articolo 1 stabilisce il divieto di impiegare in sfilate o campagne pubblicitarie modelle con un indice di massa corporea (rapporto tra peso e altezza) pari o inferiore a 18,5, indicato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come livello al di sotto del quale si può parlare di malnutrizione; l’articolo 2 prevede l'obbligo di un certificato medico e di una valutazione psicologica che attestino l'assenza di disturbi alimentari per poter sfilare; l'articolo 3 stabilisce le sanzioni per chi non rispetta quanto previsto nei primi due articoli (da una multa di 75mila euro alla reclusione fino a sei mesi) e per i mezzi di informazione e tutti quei soggetti che promuovono un'immagine di eccessiva magrezza incoraggiando il ricorso a restrizioni alimentari per un periodo prolungato (da una multa di 100mila euro alla reclusione fino a un anno). Infine, all'articolo 4 si promuovono campagne informative volte a diffondere una corretta educazione alimentare”. 

“Misure simili sono già state adottate in altri Paesi, come Francia e Israele. Inoltre la nostra proposta di legge non ha oneri aggiuntivi per lo Stato. Per questo - conclude Cancelleri - lanciamo un appello, non solo al presidente della Commissione Attività Produttive, Guglielmo Epifani, ma a tutte le forze politiche affinché questa proposta di legge sia calendarizzata, discussa e approvata al più presto”.

Francia, certificato medico obbligatorio per le modelle 

Lo scorso maggio è entrata in vigore in Francia una legge che obbliga le top model a fornire ogni due anni un certificato medico che attesti il loro stato di salute e la compatibilità con il mestiere della passerelle. 
La misura punta a evitare che le agenzie arruolino giovani donne troppo magre e denutrite nel nome del poter indossare tutto. Inoltre, la legge prevede l’obbligo di specificare sui messaggi pubblicitari se una fotografia è stata “ritoccata” per migliorare o arrotondare le curve della modella ripresa. 

I colossi della moda francese vietano le sfilate alle modelle troppo magre

Le holding francesi LVMH e Kering che insieme sono proprietarie di decine di marchi, hanno annunciato una carta “per garantire il benessere delle modelle” che proibisce anche l’utilizzo di ragazze di età inferiore ai 16 anni per servizi fotografici o eventi destinati a un pubblico adulto.

“Il rispetto della dignità di tutte le donne è sempre stato per me un impegno personale e una priorità per il gruppo Kering” ha detto il presidente François-Henri Pinault. “Speriamo di ispirare tutta l’industria della moda a imitarci”.

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