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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Saldi 2018, come affrontare lo shopping senza stress e nervosismi

Alleviare la fatica di una giornata rincorrendo l'affare è possibile rispettando delle piccole regole di civiltà che dovrebbero valere per clienti e commessi

La data d'inizio dei saldi estivi 2018 si avvicina e ogni italiano, anche quello che "no-io-non-compro-nulla-non-mi-serve-nente-non-c'ho-soldi", alla fine cederà, inerme, all'ineluttabile comandamento secondo cui "niente è più necessario del superfluo".

E allora, anche lui, soprattutto lui, lo farà. 

Entrerà in un negozio che trabocca di gente con la scusa di dare la rinomata 'occhiata' agli scaffali stracolmi; osserverà la merce con l'indolenza tipica di chi vuole convincere se stesso che quel ribasso al 50% stampato sul cartellino proprio non gli fa effetto; entrerà nel camerino con il braccio a mo' di attaccapanni "per vedere di nascosto l'effetto che fa"; infine, davanti a uno specchio che riflette l'espressione compiaciuta per i risultati della dieta iniziata ieri, andrà via dal negozio con la sua bella busta di acquisti "meritati".

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Nel frattempo, però, prima di raggiungere l'uscita del punto vendita, il cliente dovrà affrontare degli 'ostacoli' che, dalla ressa nell'angolo delle occasioni alla fila davanti alle casse, metteranno a dura prova i nervi del potenziale cliente e dei commessi addetti alla vendita.

Alleviare la fatica di una giornata rincorrendo l'affare è possibile: basterebbe che ognuno si limitasse a rispettare delle piccole regolette di civiltà. 

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- FILE. È inutile avanzare scuse per scavalcare chi sta pazientemente aspettando il suo turno per entrare nei negozi che scaglionano i clienti all'ingresso o per provare gli abiti nei camerini. Mettere in mezzo l'amica che sta aspettando noi per comprare il vestito della sua vita o giurare di avere una fretta eccezionale che sta mettendo a dura prova la propria vescica, non ha senso. Molto semplicemente, chi arriva dopo, aspetta e rispetta chi c'è prima. 

- TAGLIE E MODELLI. Il fatto che si dica 'caccia alle occasioni' non implica che sia necessario creare una baraonda tra vestiti, maglie e pantaloni alla ricerca del modello e della taglia giusta. Sarebbe meglio per tutti che ognuno cercasse il capo giusto senza stravolgere pile di indumenti ordinati e che ogni cosa si riponesse così com'è stata ritrovata se non si decide di portarla nel camerino. 

- CLIENTI - COMMESSI. Chiedere con garbo consigli e informazioni non equivale a pretendere che diventino personal shopper di un solo cliente: sono pagati per aiutare i clienti, non per servirli come gli ultimi dei sottomessi. Dal canto loro, anche gli addetti alla vendita dovrebbero essere dotati di tanta calma ed evitare di mostrarsi nervosi o bisbetici alla minima richiesta da parte della clientela. 

Pazienza ci vuole, pazienza e garbo da parte di tutti, così che 'I love shopping' non sia solo il titolo di un romanzo.

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