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Sabato, 20 Aprile 2024
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Sanremo 2019, i look della quarta serata: cosa abbiamo visto e cosa avremmo voluto non vedere

Dopo lo sfoggio delle precedenti serate, ormai è difficile fare di meglio (o di peggio) ma qualcuno ce l'ha fatta

I cantanti sono tornai sul palco del Festival di Sanremo per i duetti con grandi protagonisti della musica (qui il programma dettagliato).

Il pubblico è stato chiamato ancora una valutare i brani in gara interpretati per la prima volta con un arrangiamento diverso e, ancora, ha valutato il look scelto dai loro interpreti, sempre forieri di grandi spunti di riflessione.

Dopo lo sfoggio discusso e discutibile delle precedenti serate, ormai è difficile fare di meglio (o di peggio) ma qualcuno ce l'ha fatta. Come?

Le foto in basso ne sono dimostraizone.

Sanremo 2019, i vestiti di Virginia Raffaele della quarta serata

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Federica Carta e Shade con Cristina D’Avena

Crisitna D’Avena travolge i cantanti in gara e non poteva essere diversamente con un abito immenso che al posto della gonna ha un olio su tela. Però quel cappello… Pofferbacco, ma perché? Boh. 

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Motta con Nada

Motta non abbandona lo stile der Freddo di Romanzo Criminale e nemmeno la pettinatura che ricorda Terence di Candy Candy. La camicia verde-mattonella di una cucina anni settanta smorza l’aria burbera. Nada non azzarda: un crocifisso appeso l’unico fronzolo. Voto 6.

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Irama e Noemi

Allora ce la fa Irama ad essere sobrio quando vuole…  Raggiunge il 6 politico per l'impegno, 7- è per Noemi: il vestito penalizza un po’ la figura, ma la spilla è un tocco di grande eleganza.

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Patty Pravo e Briga con Giovanni Caccamo

La capigliatura mitologica resta, tenuta a bada da qualche laccio, ma resta e si fa tutt’uno con l’incarnato e il tailleur che uno non capisce dove sta l’inizio e la fine di Patty. Briga riporta dietro la frangetta ma pure lui continua ad essere temerario e si propone in versione Gatsby. Caccamo, tapino, sta buono buono là seduto al pianoforte e si confonde nel buio. Nel complesso diamo 7 a tutto il trio.

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