Sanremo 2019, i look della quarta serata: cosa abbiamo visto e cosa avremmo voluto non vedere
Dopo lo sfoggio delle precedenti serate, ormai è difficile fare di meglio (o di peggio) ma qualcuno ce l'ha fatta
Negrita con Enrico Ruggeri e Roy Paci
Due possibilità: o Paolo Bruni ha cantato davanti a uno specchio oppure Enrico Ruggeri e il frontman dei Negrita sono fratelli, non lo sapevano e se ne sono accorti stasera. Sosia. Voto 8.
Il Volo con il violinista Alessandro Quarta
Non è per cattiveria, né per qualche odioso pregiudizio. Ma questi tre ragazzotti con l’ugola che spacca vetri davvero sfuggono a ogni tentativo di comprensione estetica. Un commento all’assemblaggio dei materiali non c'è. Scusate.
Arisa con Tony Hadley degli Spandau Ballet
Torna bianca come una colombella Arisa e stasera non ci sono appunti che tengano alla considerazione indubbia che la sua immagine sia tra le più riuscite del Festival. Voto 9.
Mahmood e Gué Pequeno
Contenti loro… Voto 2.
Ghemon con Diodato e Calibro 35
Una tutona che ricorda quella della polizia scientifica non è facilmente classificabile. Con Diodato già va meglio: almeno a una camicia che sembra fatta con la carta roccia del presepe dopo una colata brillantina, puoi darle 5.
Francesco Renga
Ahia. Stasera l’osannato Renga prende un granchio e indossa una terribile tonalità di marrone lucidato sotto alla giacca nera. Chi gli ha consigliato cosa indossare ce l’avrà sulla coscienza. Voto 5 per non essersi ribellato.
Ultimo
T shirt nera e giacca bianca. Inaspettatamente un balzo in avanti, altro che Ultimo. Voto 7