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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tumore pancreas, chi vive al nord è più a rischio

Gli abitanti delle regioni settentrionali si ammalano di più: sotto accusa gli stili di vita

Gli abitanti del Nord Italia si ammalano di più di tumore al pancreas rispetto a quelli del Sud. Quest'anno il numero di nuovi casi riscontrati nel Mezzogiorno rispetto al Settentrione sono il 21% in meno tra gli uomini e il 24% tra le donne. E anche al Centro le neoplasie registrate sono inferiori del 15%. 

Uno dei motivi di queste differenze è da ricercare nelle diverse abitudini alimentari. Il maggiore consumo di frutta e verdura fresche, tipico della dieta mediterranea, protegge dal rischio di insorgenza della neoplasia. Sono questi alcuni dei dati presentati dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) in occasione della Seconda Giornata Mondiale sul Tumore del Pancreas.

"E' una patologia particolarmente insidiosa - afferma Giordano Beretta segretario nazionale AIOM - Sotto accusa sono soprattutto gli stili di vita non adeguati. Il fumo provoca il 30% dei casi nei maschi e il 10% nelle femmine. Il grave eccesso di peso aumenta il rischio del 12%, mentre i diabetici hanno il doppio delle probabilità di ammalarsi. Per aumentare l'informazione tra i cittadini, da due anni, la nostra Società scientifica sta portando avanti il progetto di sensibilizzazione Pancrea, il primo condotto a livello nazionale interamente dedicato all'informazione sul carcinoma pancreatico. Siamo alla seconda edizione e quest'anno terremo incontri pubblici in cinque regioni per ribadire con forza che il cancro si può prevenire e sconfiggere". 

La Seconda Giornata Mondiale sul Tumore del Pancreas si è celebrata venerdì 13 novembre in tutti e cinque i continenti. L'obiettivo principale dell'iniziativa è richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica e delle autorità politiche su una malattia di cui si parla poco e, in particolare, sull'importanza di conoscere i fattori di rischio e identificare i sintomi nella fase iniziale. 

"C'è bisogno di accendere i riflettori su questa forma di tumore - aggiunge e Laura Del Campo Responsabile Affari Generali della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO) - E i pazienti invece hanno bisogno di cure efficaci che possono arrivare solo incentivando maggiormente la ricerca medico-scientifica. Attualmente il carcinoma pancreatico riceve meno del 2% di tutti i finanziamenti per lo studio del cancro in Europa. La malattia rappresenta più del 16% di tutti i decessi oncologici del Vecchio Continente, però, è stata oggetto solo del 3,4% delle interrogazioni al Parlamento di Strasburgo in materia di neoplasie. Per tutti questi motivi la nostra Federazione è mobilitata a promuovere e disseminare strumenti informativi mirati a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni. E non solo a livello nazionale".

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