Le scappatelle coniugali ci sono sempre state e sempre ci saranno fino a quando le single resteranno affascinate dall’anello al dito dei consorti in uscita libera.

Cosa spinga a provare un’attrazione smodata verso gli uomini che hanno ufficializzato l’unione con una partner è un ‘mistero’ che si perde nella notte dei tempi e trova nella predisposizione umana al tradimento la consacrazione di una tendenza che accomuna entrambi i sessi, ma che, in questo caso, il sito Incontri-ExtraConiugali.com ha voluto sondare dal punto di vista della donna, cacciatrice di teste sposate.

Pare, allora, che la maggioranza delle nubili (il 75%) sia spinta ad oltraggiare il talamo nuziale perché invogliata dal solito fascino del proibito, il 72% per il fatto che l'uomo sposato è visto come un professionista di successo, mentre il 68% perché lo ritiene più bravo a letto. 
Non manca, poi, chi asserisce che è la competitività con la rivale ad attirarle.

Per ciò che attiene al paragone con l’inclinazione fedifraga maschile, un dato emerso dalla ricerca è quello secondo cui più di 6 donne su dieci hanno tradito il partner, mentre tra gli uomini la percentuale è del 59%, cioè del 5,9% (quindi, in pratica, si equiparano). Le donne infedeli sono mediamente più giovani degli uomini, con un'età media di 35 anni, invece per gli uomini sale a 42.

Tuttavia, a smentire il livellamento alla generalizzata attitudine adultera, è la differenza sostanziale tra i due sessi, per cui, mentre per gli uomini l’infida avventura costituirebbe solo un’evasione, un modo per divertirsi e scaricare lo stress, le donne spererebbero sempre che possa nascere qualcosa di importante e di duraturo, segno che la predisposizione all’accasamento rimane comunque il sogno nel cassetto anche della maliarda più incallita.