"Vuoi renderti indipendente da parenti e amici?": tocca il tasto orgoglioso dell’indipendenza femminile lo slogan con il quale la società in franchising ‘il Marito in Affitto’ mette a disposizione delle donne sole e impegnate uomini che, dietro un compenso, svolgano tutte le faccende domestiche di cui hanno bisogno.

Attraverso il sito on line, quindi, è possibile assoldare un consorte ‘tuttofare’ per il tempo necessario al lavoretto casalingo, permettendo così alle donne una completa autosufficienza rispetto alle figura maschile che, nell’immaginario collettivo, dovrebbe aiutare nei lavori più pesanti. 

Il servizio, come spiega a Labitalia il suo fondatore Fabio Cerizza, sta registrando un incremento di chiamate, nonostante la crisi economica del momento, e -lavoretti di routine a parte-  le richieste più curiose vengono proprio dai mariti ‘ufficiali’ che chiedono di accompagnare mogli e suocere alla casa in campagna o a cena di amici oppure di prendere i figli minorenni rimasti in panne per strada dopo una festa. “Spesso, poi, - continua - veniamo assoldati dalle signore che ci chiedono di portarle nei mobilifici, di trasportare gli acquisti e, ovviamente, montarli prima che ritorni il marito”. 

Considerando quanto sia già difficile trovare un compagno con cui condividere gli stessi sentimenti a prescindere dalle sue abilità manuali, reclutarne uno che s’improvvisi anche idraulico e ripari il lavandino rotto, che travasi una pianta nell’aiuola del giardino e che riordini la cantina, oggi è davvero il surreale stereotipo di un marito perfetto, sognato dalle donne moderne bisognose di un aiuto domestico che, pertanto, possono vederlo in carne e ossa con un click.