La banconota da 500 euro rischia di facilitare il finanziamento del terrorismo di matrice jihadista. Ne è convinta la Banca centrale europea, che per questo sta pensando di toglierla dalla circolazione. Il comitato esecutivo della Bce - quello che gestisce gli affari correnti, attua la politica monetaria ed esercita poteri anche normativi per conto del consiglio direttivo guidato da Mario Draghi - sta infatti seriamente pensando di eliminarla.

Al momento non è stato deciso ancora niente, ma presto le banconote da 500 euro potrebbero non essere emesse più, con lo stop alla loro stampa da parte delle banche centrali nazionali. Sei anni fa la Banca d’Italia avvertiva che il taglio da 500 euro era il preferito per il riciclaggio, per l'economia del sommerso e le mafie data la sua facilità di trasporto e la possibilità di nascondere somme ingenti in poco spazio. Nel 2010 gli agenti di cambio inglesi avevano fermato la distribuzione dei 500 euro dopo uno studio secondo cui il 90% di quelle banconote finiva in mano a criminali.

Dopo gli attentati di Parigi e gli attacchi sventati in diversi Paesi europei, potrebbe essere decisivo l’allarme terrorismo, fra cellule jihadiste ben insediate Europa e infiltrati fra le file dei rifugiati. Ecco perché la Bce ci sta riflettendo: come spiega il Corriere della Sera, ha ricevuto una comunicazione in merito dalla Commissione europea e sta attendendo un’informativa da parte delle forze dell’ordine e della Financial Action Task Force, un’organizzazione intergovernativa nata nel 1089 e potenziata dopo l’11 settembre. Il timore è che una banconota di valore così alto rischi di facilitare il finanziamento dei terroristi dell'Isis nelle zone calde in Medio Oriente.