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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Perché gli italiani non sono pronti a dire addio ai contanti

Secondo una nuova indagine un italiano su due non è ancora in condizione di fare 'il passo digitale': il denaro contante viene considerato "più comodo"

Il governo Conte bis l'ha messo in chiaro: per la lotta all'evasione fiscale un aumento della percentuale complessiva di pagamenti digitali è importante. Troppo importante perché non si parli ormai quotidianamente di possibili interventi e soluzioni. La certezza è che non vi saranno "tasse sui contanti", di alcun tipo. La strada che l'esecutivo vuole perseguire è quello di incentivare l'uso di bancomat e carte di credito, ma è una strada in salita. 

Addio contanti, un italiano su due "non è pronto"

Infatti gli italiani però non sono pronti a dire definitivamente addio a banconote e monete. Stando ad una indagine commissionata dalla piattaforma Facile.it, almeno 1 italiano su 2, pari cioè al 50,1%, vale a dire 22,4 milioni di cittadini non è ancora in condizione di fare 'il passo digitale'. Molto meno propense a questo cambiamento sono risultate essere le donne: tra loro addirittura il 58,4% sì è dichiarato non ancora pronto a rinunciare del tutto al denaro fisico, contro il 41,4% registrato nel campione maschile. Dal punto di vista anagrafico, invece, sono i più giovani ad essere maggiormente preparati ad affrontare questo passaggio: nella fascia tra i 18 e i 24 anni il 62% dei rispondenti ha dichiarato di essere ormai pronto a usare solo la moneta elettronica.

Un dato inaspettato emerge invece dall’analisi delle risposte su base territoriale; i meno propensi ad abbandonare il denaro contante sono risultati essere i residenti nelle regioni del Nord-est e del Nord-ovest, aree dove, rispettivamente, il 52,4% e il 51% dei rispondenti hanno dichiarato di non essere pronti, mentre nelle regioni del Sud e del Centro Italia il fronte dei “no” scende al 49%.

Perché gli italiani non sono pronti a dire addio ai contanti

Ma come mai in tanti sono così legati a banconote e monete? Non sarebbe comodissimo poter pagare tutto con le carte, soprattutto se caleranno costi e commissioni? L’indagine ha cercato di approfondire le motivazioni per le quali molti italiani dichiarano di non sentirsi ancora pronti ad abbandonare definitivamente banconote e monete, o di esserlo solo in parte. La prima ragione, segnalata dal 36% dei rispondenti, è che il denaro contante è considerato più comodo e facile da usare rispetto agli strumenti di pagamento elettronici, mentre il 18% ha dichiarato che, molto semplicemente, è abituato ad usare i contanti e preferisce questo metodo. L’11,1% ha dichiarato di voler mantenere il pieno controllo delle proprie uscite, cosa ritenuta difficile con le carte elettroniche, mentre il 10,2% dei rispondenti ha ammesso di aver paura che lo Stato possa tracciare tutte le spese. Poco meno, il 10%, coloro che hanno indicato come motivazione la carenza dei POS presso gli esercenti, mentre per l’8,3% è una questione di sicurezza; le carte di credito, di debito e le prepagate sono ritenute da loro meno sicure rispetto al denaro contante.

Sconti, detrazioni o riduzione dell’evasione fiscale: le soluzioni

L’indagine ha cercato infine di capire quali sono gli strumenti che potrebbero far cambiare idea a coloro che sono ancora reticenti ad abbandonare la moneta fisica. La leva ritenuta più efficace è quella degli sconti; alla domanda “Cosa potrebbe convincerla definitivamente ad abbandonare l’uso del denaro contante?”, quasi 6 su 10 (58,5%) hanno ammesso di essere disposti a dire addio alle banconote qualora venissero riconosciuti degli sconti per le transazioni effettuate con carte elettroniche. Una misura apprezzata, in particolare, dalle donne (60,1%) e dai più giovani (72% nella fascia di rispondenti con età tra i 18 e i 24 anni).

Consensi minori, invece, sono stati raccolti da un altro strumento tra quelli ipotizzati in un primo momento dal Governo: gli sgravi fiscali in dichiarazione dei redditi. Questa misura, ritenuta efficace solo dal 47,2% dei rispondenti, raggiunge il massimo apprezzamento tra coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni di età (54,2%), non a caso la fascia di età nella quale si affrontano le prime dichiarazioni dei redditi.

Fa riflettere, invece, che la riduzione dell’evasione fiscale - ragione principale per cui il Governo vuole impegnarsi nella riduzione dell’uso dei contanti - sembra essere l’elemento che ha meno presa sugli italiani; solo 1 rispondente su 3 (32%) ha indicato questo aspetto come leva efficace per fargli cambiare idea circa l’uso delle banconote cartacee.

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