rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Addio libretti al portatore: occhio alle multe, cosa fare se ne possiedi uno

Da gennaio 2019 i libretti al portatore, sia bancari che postali, dovranno essere estinti: in caso di mancato rispetto delle regole gli intestatari rischiano delle sanzioni molto salate 

Al momento della sua introduzione, il libretto al portatore doveva essere come un salvadanaio, un conto per raccogliere i risparmi, magari da regalare ai figli o ai nipoti. Ma non essendo nominativi e impossibili da tracciare, con il passare del tempo i libretti sono diventati degli ottimi strumenti per i malviventi, che hanno iniziato ad usarli per riciclare denaro sporco. Per questo motivo presto dovremo dire addio ai libretti al portatore: da gennaio 2019 non saranno più ammessi e chi non li estingue rischia di incorrere in multe salate. Ma cosa deve fare chi si trova in possesso di un libretto? Cosa rischia? Vediamo nel dettaglio tutte le opzioni.

Cosa sono i libretti al portatore

Come molti sanno, i libretti al portatore possono essere bancari o postali e non sono altro che dei supporti cartacei che vengono distribuiti dopo aver aperto un conto di risparmio, su cui vengono annotate tutte le transazioni. A differenza di un 'classico' conto corrente le transazioni sono limitate a pochi servizi. Alcune banche ne offrono qualcuno come l’accredito della pensione o l'emissione di una carta di debito. Inoltre, con un libretto al portatore non è possibile prelevare più di quanto versato. 

Perché i libretti al portatore sono diventati illegali

Essendo non nominativi e non consentendo di essere tracciati, i libretti al portatore si sono presto trasformati in strumenti ideali per la malavita. Un modo semplice ed efficace per riciclare denaro: per riscuotere una somma da un libretto, in banca o alla posta, bastava semplicemente esibirlo, senza mostrare alcun documento identificativo. Così sono stati banditi dal decreto legislativo 90/2017, adottato il 25 maggio 2017 sull'attuazione della direttiva UE 2015/849 sulla prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo.

Da luglio 2017 istituti bancari e uffici postali non possono più emettere libretti al portatore e da gennaio 2019 non sarà possibile possederne uno, a meno che non sia nominativo.

Cosa fare se si ha un libretto al portatore

Chi è in possesso di un libretto al portatore dovrà estinguerlo entro e non oltre il 31 dicembre 2018. Per basta recarsi in banca o alla posta, dove è possibile scegliere tra tre opzioni: 

  • trasferire i soldi su un conto corrente
  • richiedere la conversione in un libretto nominativo
  • richiedere i contanti.

In caso si decesso dell'intestatario del libretto, quest'ultimo entra a far parte dell'eredità, finendo a nuovi proprietari, che saranno gli unici a poter estinguere il conto.

Libretti al portatore, il 2018 è l'ultimo anno: cosa si rischia

Nuove regole e multe salate

Dal 2019 entreranno in vigore delle nuove regole che saranno conformi alle norme europee antiriciclaggio nel settore dei libretti, oltre che del contante e degli assegni. Queste nuove regole sono molto più rigide rispetto alle precedenti e chi non le rispetta sarà multato. E il costo della sanzione è tutt'altro che irrisorio: per un libretto al portatore trasferito o non estinto la multa potrà essere tra i 250 e i 500 euro. Inoltre, sono previste delle penalità dal 10 al 40% dell'importo depositato sul conto.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio libretti al portatore: occhio alle multe, cosa fare se ne possiedi uno

Today è in caricamento