In arrivo dall'Agenzia delle Entrate gli "alert preventivi" sulle operazioni Iva 2013
L'annuncio dato sul sito dell'Agenzia: "Il 2016 chiude all’insegna della compliance". I messaggi saranno ricapitati a chi dovrà sanare la anomalie tra dichiarazione e spesometro
La nuova tranche di comunicazioni e inviti preventivi, 20.362 per l’esattezza, questa volta fa tappa sulle discordanze e incongruenze svelate grazie all’incrocio dei dati da spesometro con quelli riportati in dichiarazioni dai contribuenti stessi. In pratica, le imprese e i professionisti che non hanno dichiarato, ai fini Iva, in tutto o in parte, le operazioni attive effettuate nel 2013, rispetto a quelle comunicate dai propri clientiattraverso lo spesometro relativo al medesimo anno, riceveranno a stretto giro unacomunicazione personalizzata dell’Agenzia delle Entrate contenente l’invito aregolarizzare l’anomalia emersa ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso.
"Naturalmente" spiegano dall'Agenzia "tramite le comunicazioni le Entrate mettono a disposizione dei soggetti Iva interessati sia le informazioni inviate dai loro clienti, da cui risultano ricavi o compensi non dichiarati e possibili anomalie rispetto a quanto riportato in dichiarazione, sia le modalità con cui il contribuente può richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti".
A stabilirlo è il provvedimento firmato oggi dal Direttore, con cui le Entrate fissano modalità e procedure utilizzate per mettere a disposizione dei contribuenti, in maniera preventiva, le informazioni utili ad adempiere correttamente ai propri doveri fiscali e ad
evitare, quindi, controlli.
I vantaggi offerti dall’adempimento spontaneo - "Ad ogni modo, grazie a questi alert o segnalazioni che viaggeranno via posta elettronica certificata, il contribuente potrà rimediare per tempo a un eventuale errore commesso avvalendosi del nuovo ravvedimento e beneficiando così di una significativa riduzione delle sanzioni. Ciò anche nel caso in cui la violazione sia già stata constatata o siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche".
L’operazione zero controlli viaggia via mail - L’Agenzia è pronta a spedire le comunicazioni via e-mail agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) dei contribuenti interessati. L’obiettivo è quello di informare “a monte” il contribuente della sua posizione fiscale, consentendogli di fornire per tempo elementi in grado di giustificare le presunte anomalie.
Per informazioni, linea diretta contribuenti-Entrate - I contribuenti potranno richiedere informazioni o fornire chiarimenti, anche tramite gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, seguendo le modalità indicate nelle comunicazioni ricevute.