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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Fisco, inviati più di un milione di "alert" per possibili errori nelle dichiarazioni

Cambio di passo dell'Agenzia delle entrate sui cosiddetti "alert preventivi". In sei mesi sono state inviate 1,2 milioni di comunicazioni. Incassati 700 milioni

Cambio di passo dell'Agenzia delle entrate sui cosiddetti "alert preventivi" nella prima parte dell'anno. Secondo i nuovi dati aggiornati, sono state inviate 1,2 milioni di comunicazioni per avvisare i cittadini di possibili errori nelle dichiarazioni. Grazie alle lettere di compliance, in sei mesi sono entrati nelle casse dello Stato 700 milioni di euro, con un incremento del 250% rispetto ai 200 milioni incassati nello stesso periodo del 2017. 

L'Agenzia delle entrate punta forte su questa strategia dell'adempimento spontaneo, con un incremento del 333% degli incassi, passati dai 300 milioni del 2015 a 1,3 miliardi del 2017, e la moltiplicazione delle lettere da 500 mila a 1,5 milioni (+200%). Cresce complessivamente anche il numero dei controlli (accessi/verifiche, accertamenti ordinari e automatizzati) sui tributi amministrati dall'Agenzia, da 213.089 a 231.941 (+8,8%), che portano il recupero dell'evasione fiscale nel periodo gennaio-giugno 2018 a quota 6,7 miliardi (+6,3%) rispetto allo stesso periodo del 2017. 

Tempi più brevi e somme più pesanti per i rimborsi Iva, sottolinea ItaliaOggi: nei primi sei mesi di quest'anno professionisti e imprese hanno ricevuto 4,6 miliardi di euro con un'attesa media pari a 71 giorni, contro i 3,8 miliardi erogati in media in 90 giorni nel 2017. Sul fronte dei servizi ai cittadini, le dichiarazioni di successione telematiche centrano quota 43 mila: in un caso su cinque il servizio online delle Entrate è stato preferito a quello sulla carta.

"Non accertamenti, ma comunicazioni"

Da sottolineare come dei 6,7 miliardi, 0,7 non sono frutto di avvisi di accertamento, ma di semplici comunicazioni con cui l'Agenzia apre un canale informale di dialogo con i cittadini la cui posizione fiscale presenta delle anomalie. Grazie a queste lettere, 1 milione e 200 mila nei primi sei mesi del 2018, è possibile sanare in maniera veloce e conveniente (grazie alle sanzioni ridotte previste dal ravvedimento operoso) un errore o una dimenticanza, prima ancora che parta il controllo vero e proprio.

Le attività di controllo ordinario e automatizzato svolte dalle Entrate sono quindi in crescita nel periodo gennaio-giugno 2018. Aumenta, infatti, il numero delle verifiche e degli accertamenti, che cresce del 9% circa arrivando a quota 232 mila Allo stesso tempo sale il numero delle comunicazioni in cui si evidenzia l'eventuale presenza di irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi e Iva, che al 30 giugno supera abbondantemente quota 1 milione (+46% rispetto alle 750 mila inviate nello stesso periodo dell'anno scorso). 

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