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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Amazon Prime, aumenti in arrivo: l'abbonamento annuale raddoppia

Nuove tariffe per il servizio Amazon Prime, ma il colosso che fa capo a Jeff Bezos svela anche un'altra novità

Amazon Prime diventa più caro. Gli abbonati al servizio hanno già ricevuto una mail che li informa che dal prossimo 4 aprile il prezzo del piano annuale sarà di 36 euro, quasi il doppio rispetto agli attuali 19,90. 

Si tratta di un aumento decisamente consistente per il servizio che consente, tra le altre cose, di risparmiare sulle spese di spedizione, in linea con i prezzi praticati da Amazon nel resto d'Europa: in Germania Prime costa 69 euro l'anno, in Francia 49, mentre nel Regno Unito si pagano 79 sterline. 

Amazon Prime, aumenti e canone mensile

I clienti che hanno sottoscritto Amazon Prime prima del 4 maggio 2018, hanno però la possibilità di pagare ancora 19,90 per un ulteriore anno di abbonamento, spiega il colosso di Jeff Bezos, mentre il nuovo prezzo di 36 euro sarà applicato solo a partire dal rinnovo nel 2019.

Gli abbonati possono chiedere di essere avvisati via mail prima della data del pagamento e cancellare l'abbonamento a Prime in qualsiasi momento, senza penali. 

Con l'aumento, Amazon ha introdotto anche la possibilità però di pagare il servizio con un canone mensile da 4,99 euro.

Cos'è Amazon Prime

Amazon Prime consente un numero illimitato di spedizioni senza costi aggiuntivi, con consegna in 1 giorno lavorativo su due milioni di articoli e in 2-3 giorni su molti altri milioni, e altre agevolazioni per quanto riguarda le spedizioni. 

Tra gli altri vantaggi, offerte in anteprime, il servizio Prime Foto (con il quale è possibile archiviare un numero illimitato di foto su Amazon Drive), l'accesso a contenuti Amazon Original e a serie tv in streaming, Amazon Music Unlimited, per ascoltare brani senza annunci né interruzioni. 

Amazon Prime, la protesta dell'Aduc

“Il rincaro dell’80% imposto da Amazon per il suo servizio Prime ha scatenato le ire dei consumatori, che lo giudicano eccessivamente gravoso anche in ragione del fatto che la maggior parte dei clienti Amazon Prime ha attivato il servizio per il solo fine di ottenere spedizioni gratuite e rapide. Solo in minima parte i clienti utilizzano i servizi paralleli come Amazon Prime Video o Amazon Prime Photos”, sostiene il presidente dell'Adoc Roberto Tascini.

“Per questo – aggiunge Tascini – chiediamo ad Amazon di lasciare libero il consumatore di rimodulare l’offerta Prime, prevedendo riduzioni di costo per quei clienti che vogliono usufruire solo di una parte dei servizi connessi a Prime. Sebbene sia una scelta commerciale legittima, a nostro avviso appare ingiustificato far pagare ai consumatori servizi che non intendono usare, nè ora nè in futuro”.

“Con questa decisione – conclude il presidente dell’Adoc – Amazon conferma la sua carenza di sensibilità e attenzione verso i consumatori. Carenza già manifestata in ambito lavorativo, con lavoratori vessati da condizioni di lavoro ai limiti della sopportabilità e ben poco rispettose dei loro diritti. Invitiamo Amazon a ripensare ai suoi modelli di organizzazione lavorativa e alla sua tipologia di offerta, passando da un sistema aggressivo e insostenibile a un sistema sostenibile, etico e responsabile”.

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