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Martedì, 19 Marzo 2024
Governo Renzi

Luxottica, Guerra saluta e punta al governo: buonuscita da 45 milioni

Chiuso il cda Luxottica con "l'uscita elegante" dell'amministratore delegato che incassa una cifra record. Per lui pronto un incarico nell'esecutivo Renzi: Sviluppo economico o ministro degli Esteri?

E' uno dei gioielli del nostro Paese. Il suo "boss", Leonardo Del Vecchio, è al posto numero 39 della classifica degli uomini più ricchi del mondo stilata da Forbes. Ma la vera notizia non sta nel fatto che alla guida di Luxottica, da oggi, si accomoderà un "triumvirato", ma nel fatto che quello che era il suo amministratore delegato, Andrea Guerra, è stato salutato con una buonuscita record: circa 45 milioni di euro. 

Una cifra monstre per l'uomo che Matteo Renzi ha scelto come ciliegina sulla torta di governo per la sua nuova squadra in vista dell'ormai praticamente certo rimpasto. Resta solo da capire, ora, dove finirà l'uomo che per dieci anni ha guidato la seconda azienda italiana (la prima è la Ferrero) ai vertici delle classifiche mondiali. Per lui, due strade: ministro degli Esteri o dello Sviluppo economico

L'ADDIO DI GUERRA - Andrea Guerra "non ha chiesto niente di più di quello che gli spettava da contratto, è stata un'uscita molto elegante". Con queste parole il presidente e patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, ha commentato la buonauscita da 45 milioni di euro al termine del Cda che ha sancito il nuovo vertice della multinazionale. "Guerra è una persona che rispetto, lo ringrazio per quello che ha fatto per l'azienda", ha dichiarato Del Vecchio. "Noi continueremo ad essere quello che siamo sempre stati - ha concluso - speriamo in una crescita solida del 7 per cento all'anno". Da oggi, al vertice di Luxottica non ci sarà più un capo azienda, ma un triumvirato composto dallo stesso Del Vecchio, da Enrico Cavatorta e da un nuovo amministratore che dovrà occuparsi delle deleghe ai mercati. 

BUONUSCITA RECORD - Ed eccoci alla "Notizia" con la "n" maiuscola. Guerra è uscito dall'azienda esercitando le "stock option" in suo possesso e che gli frutteranno 22 milioni di euro. Netti. A questi vanno sommati quelli della tranche esercitata nel maggio 2013 e 2014. In tutto, 70 milioni di euro lordi. Circa 45 milioni netti. 

GUERRA E RENZI - E ora, per il Ceo più potente d'Italia, si aprono le porte del futuro. Sulla sua scrivania ci sono diverse offerte che vanno da "importanti gruppi del Golfo Persico", come racconta il Corsera, a Prada. Ma Guerra non ha fretta. Guerra è pronto ad aspettare che sul suo telefonino appaia il nome di Matteo Renzi. L'ipotesi calda è che, al posto di Federica Mogherini, sia proprio Guerra - strenuo sostenitore di Renzi fin dalla Leopolda - ad accomodarsi agli Esteri. A meno che gli input del mondo bancario, e del mercato, non spingano Renzi ad optare per lo Sviluppo economico. 

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