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Giovedì, 28 Marzo 2024
ECONOMIA "HOT"

Crisi, ti batto col porno: "Duemila euro per un filmino"

Una casa produttrice padovana pubblica un annuncio per aspiranti attori porno - gay e bisex - e si presentano in cinquecento, quasi tutti etero. Il motivo? Per ogni film si guadagna fino a duemila euro

PADOVA - Elettricisti? No. Barman? No. Baby sitter? Neanche. Attori porno? Certo che sì. C'era una volta un tempo, di sicuro prima della crisi, nel quale gli annunci di offerte e proposte di lavoro che andavano per la maggiore erano quelli legati alle occupazione tradizionali. C'è un tempo, oggi, nel quale gli unici annunci di lavoro che hanno la certezza di ottenere successo sono quelli che aprono le porte al mondo a luci rosse. 

Per sbarcare il lunario, infatti, c'è sempre più chi è disposto a diventare attore hot. Succede così che una casa di produzione di film pornografici padovana inserisca un annuncio sul web nella "Bacheca incontri Rovigo" - sezione "coppie" - e riceva, in poco più di un giorno, cinquecento candidature.

L’invito - pubblicato da tale Luciana, senza troppi giri di parole - è finalizzato a trovare ragazze, ragazzi e coppie disposti a diventare attori semiprofessionisti per la ditta cinematografica che ha sede a Pontevigodarzere, nel padovano. La trafila è semplicissima: basta inviare un curriculum con una mail di presentazione e alcune foto, e partecipare a un provino per verificare che il soggetto sia telegenico.

Una volta ottenuto il via libera, non resta che vincere l'imbarazzo. Con l'aiuto, naturalmente, della stessa casa cinematografica: a quanto pare, infatti, l'azienda sarebbe anche particolarmente flessibile con i suoi attori. Per i più timidi è possibile recitare a volto coperto, ovviamente il compenso cala, e il set si sposta in modo da stare a metà strada tra i vari attori e accorciare le distanze. Per chi non ha esperienza nel campo, la casa produttrice metterebbe anche a disposizione dei corsi di "formazione".

E, trattandosi di lavoro, per ogni film c'è un guadagno. Uno dei loro attori, spiega la ditta, può girare venticinque film all'anno, ogni sette del mese si fa il bilancio delle vendite e il protagonista riceve in dieci giorni un bonifico dagli Usa - destinazione finale del filmino - che arriva fino a duemila euro. Unico scoglio? L'azienda è in cerca di gay e bisex e tanti fra i cinquecento che hanno risposto sono eterosessuali. Cosa non si fa per sconfiggere la crisi.

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