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Giovedì, 25 Aprile 2024
Pensioni

Ape volontaria, cos'è e chi può chiederla: le cinque cose da sapere

Con la firma del decreto da parte del presidente del consiglio Paolo Gentiloni è diventata operativa anche la così detta Ape volontaria, una delle forme di anticipo pensionistico inserite nella legge di bilancio 2017. Ecco di cosa si tratta e i requisiti per fare domanda

La cosiddetta Ape inserita nella legge di bilancio 2017 è un anticipo pensionistico che serve ad aumentare la flessibilità nelle scelte individuali per i lavoratori che accedono alla pensione di vecchiaia e per agevolare la transizione verso il pensionamento per le persone che sono disoccupate o in condizione di bisogno.

Tra le varie forme di anticipo pensionistico c'è anche la così detta Ape volontaria che è diventata operativa oggi con la firma del decreto da parte del presidente del consiglio Paolo Gentiloni. Ecco le cose da sapere su cos’è e a chi è rivolta.

1) Ape volontaria: cos'è

L'Ape volontaria è in sostanza un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato da una banca o un’assicurazione in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto. Insomma una storia di anticipo pensionistico che viene erogato sotto forma di prestito. 

2) Ape volontaria: chi può fare domanda

L’Anticipo finanziario a garanzia pensionistica può essere richiesto dai lavoratori dipendenti pubblici e privati, dai lavoratori autonomi e dagli iscritti alla Gestione Separata. Sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali. 

3) Ape volontaria, da chi è erogato il prestito

Il prestito è erogato da soggetti finanziatori e imprese assicurative scelti tra quelli che aderiscono agli accordi quadro e viene restituito in 260 rate in un periodo di 20 anni mediante una trattenuta che viene effettuata dall’INPS all’atto del pagamento di ciascun rateo pensionistico, inclusa la tredicesima. 

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4) Ape volontaria, i termini per la restituzione del prestito

La restituzione del prestito inizia dal primo pagamento della futura pensione e si completa dopo 20 anni dal pensionamento. Completata la restituzione la pensione sarà corrisposta per intero, senza ulteriori riduzioni per l’Ape. Il prestito è coperto da una polizza assicurativa obbligatoria per il rischio di premorienza. In caso di decesso dell’interessato prima dell’intera restituzione del debito l’assicurazione versa alla banca il debito residuo. L’eventuale pensione ai superstiti viene corrisposta senza decurtazioni. Il prestito è erogato per un periodo minimo di sei mesi e fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia. Il prestito decorre entro 30 giorni lavorativi dal perfezionamento del contratto.

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5) Anticipo pensionistico (Ape): i requisiti

Per accedere al prestito è necessario, al momento della richiesta: avere almeno 63 anni di età e 20 anni di contributi; maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi; avere un importo della futura pensione mensile, al netto della rata di ammortamento per il rimborso del prestito richiesto, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’Assicurazione Generale Obbligatoria; non essere titolare di pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità.

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