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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Assegni familiari 2018, richieste online dall'1 luglio: cosa cambia

Grandi novità da luglio per chi ha intenzione di chiedere l'assegno familiare: ecco i nuovi livelli di reddito e i requisiti necessari. La guida completa per presentare la domanda

Dal primo luglio 2018 scattano i nuovi requisiti per accedere agli assegni familiari. A cambiare saranno anche i tetti di reddito e le modalità per presentare la domanda, come stabilito dalla circolare dell'Inps numero 68 del 2018. Ricordiamo che invece rimane invariata la quota massima che una Famiglia con un solo figlio a carico potrà ottenere, che sarà pari a 137,5 euro. Nel caso in cui i figli appartenenti al nucleo familiare siano non uno ma due ecco che allora l’assegno previsto sarà di 258,33 euro. Gli assegni possono essere richiesti soltanto da chi ha un reddito complessivo di 14.541,59 euro annui.La variazione percentuale dell'indice dei prezzi al consumo calcolata dall’Istat tra l'anno 2016 e l'anno 2017 è pari a +1,1 per cento. In relazione a questa variazione sono stati rivalutati i livelli di reddito delle tabelle contenenti gli importi mensili degli assegni al nucleo familiare, in vigore per il periodo tra il primo luglio 2018 e il  30 giugno 2019.

Assegni familiari 2018: le tabelle Inps aggiornate (file scaricabile)

Assegni familiari 2018: a chi spettano

Questa misura al per nucleo familiare che può essere composto da:

  • il richiedente lavoratore o il titolare della pensione;
  • il coniuge/parte di unione civile che non sia legalmente ed effettivamente separato o sciolto da unione civile, anche se non convivente, o che non abbia abbandonato la famiglia. Gli stranieri residenti in Italia, poligami nel loro paese, possono includere nel proprio nucleo familiare solo la prima moglie, se residente in Italia;
  • i figli ed equiparati di età inferiore a 18 anni, conviventi o meno;
  • i figli ed equiparati maggiorenni inabili, purché non coniugati, previa autorizzazione;
  • i figli ed equiparati, studenti o apprendisti, di età superiore ai 18 anni e inferiore ai 21 anni, purché facenti parte di "nuclei numerosi", cioè nuclei familiari con almeno quattro figli tutti di età inferiore ai 26 anni, previa autorizzazione;
  • i fratelli, le sorelle del richiedente e i nipoti (collaterali o in linea retta non a carico dell'ascendente), minori o maggiorenni inabili, solo se sono orfani di entrambi i genitori, non hanno conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non sono coniugati, previa autorizzazione;
  • i nipoti in linea retta di età inferiore a 18 anni e viventi a carico dell'ascendente, previa autorizzazione.

In attesa del reddito di cittadinanza ci sono gli assegni familiari

L'assegno spetta anche ai lavoratori extracomunitari (esclusi quelli con contratto di lavoro stagionale) hanno diritto all’assegno per il nucleo familiare:

  • solo per i familiari residenti in Italia, nel caso in cui il paese di provenienza del lavoratore straniero non abbia stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia;
  • anche per i familiari residenti all’estero, nel caso in cui il paese di provenienza del lavoratore straniero abbia stipulato con l’Italia una convenzione in materia di trattamenti di famiglia;
  • anche per i familiari residenti all’estero, nel caso in cui il lavoratore straniero, anche se il suo paese non è convenzionato con l’Italia, abbia la residenza legale in Italia e sia stato assicurato nei regimi previdenziali di almeno due stati membri.
  • I lavoratori stranieri rifugiati politici, in conseguenza dell’equiparazione ai cittadini italiani, hanno diritto all’assegno anche per i familiari residenti all’estero.

Assegni familiari 2018: chi può presentare domanda

La domanda per l'assegno familiare può essere presentata dalle seguenti categorie di contribuenti:

  • i lavoratori dipendenti;
  • i lavoratori dipendenti agricoli;
  • i lavoratori domestici;
  • i lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • i titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti;
  • dei Fondi speciali ed ex Enpals;
  • i titolari di prestazioni previdenziali;
  • i lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto

Va ricordato che, in alcuni casi, prima della riscossione dell'assegno è necessaria l'autorizzazione dell'Inps. Questo avviene soprattutto nei casi in cui si abbia interessa a far riconoscere nel proprio nucleo familiare altri componenti come i figli ed equiparati di coniugi legalmente separati o divorziati, i figli nati fuori dal matrimonio e riconosciuti da entrambi i genitori.

Assegni familiari 2018: come fare domanda

La domanda va fatta direttamente all'Istituto di previdenza attraverso il servizio online, altrimenti ci si può rivolgere agli enti di patronato o attraverso il Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile.

Nella domanda è necessario indicare il reddito familiare complessivo, percepito nel 2017, sulla base della dichiarazione dei redditi 2018, i redditi a tassazione separata, indicati nella Certificazione Unica 2018, a cui allegare la copia di un documento di riconoscimento in corso di validità del richiedente e del coniuge. Il calcolo va fatto in base alle tabelle aggiornate fornite dall'Inps (scaricabili da questo articolo). Nel calcolo occorre tenere conto della tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti il nucleo familiare e del reddito complessivo del nucleo.

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