Assegni familiari, aumentano gli importi erogati dai Comuni: ecco a chi spettano
Il Governo adegua gli importi degli assegni familiari riconosciuti alle famiglie numerose e alle donne che diventano madri. Tutti i requisiti, gli importi e come presentare la domanda al Comune di residenza
Aumenta l'importo degli assegni familiari erogati dai Comuni a favore delle famiglie numerose in condizioni economiche disagiate. Il Governo infatti adegua gli aiuti all'inflazione: lo rende noto un Comunicato della Presidenza del Consiglio Dipartimento delle Politiche per la Famiglia del 13 Febbraio in cui illustra gli importi delle prestazioni a carico dei Comuni che possono aggiungersi alle normali tutele riconosciute dall'ordinamento statale.
L'Inps eroga un assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori a carico e un assegno di maternità a coloro che si trovano in situazione di difficoltà economica accertata in base all'indicatore Isee,
Il Governo ha deciso di aumentare gli importi del +1,1% in base ai dati Istat.
Assegni familiari dai Comuni: requisiti
L’assegno che non deve essere confuso con il normale assegno al nucleo familiare in carico allo Stato, viene concesso ai nuclei familiari che rispondon ad alcuni requisiti
- devono essere composti dai cittadini italiani o residenti in Europa, dai cittadini di paesi terzi titolari di permesso di soggiorno;
- devono essere composti da almeno un genitore e 3 figli minori consanguinei del richiedente o del coniuge o ricevuti in affidamento preadottivo.
Per accedere al beneficio è necessario che il nucleo familiare certifichi un valore Isee di 8.650,11 euro.
Assegni familiari dai Comuni: importi
Gli assegni familiari erogati dai Comuni a favore delle famiglie numerose in condizioni economiche disagiate hanno un valore mensile fisso pari a 142,85 euro per 13 mensilità.
L'assegno viene corrisposto in misura integrale ove l'Isee non risulti superiore a 6.793,06 euro o in misura parziale ove il reddito del beneficiario risulti superiore sino al raggiungimento di tale ultimo importo.
Gli assegni familiari erogati dai Comuni sono cumulabili con qualsiasi altro trattamento di famiglia e non costituiscono reddito ai fini fiscali e previdenziali.
Assegni familiari dai Comuni: come richiederli
Per l'accesso al sostegno l'interessato deve presentare domanda al Comune di residenza entro il 31 gennaio dell'anno successivo a quello di riferimento, accompagnata da una dichiarazione sulla composizione e sulla situazione economica del nucleo familiare. L'INPS provvede al pagamento dell'assegno con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) per i dati ricevuti dai Comuni almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre.
Assegno di maternità concesso dai Comuni
Le madri che non hanno un lavoro o benché occupate prive di tutela previdenziale obbligatoria, possono fare richiesta al Comune di residenza di un assegno mensile di maternità per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nell'anno di riferimento.
Gli assegni di maternità, pari 342,62 euro al mese per cinque mensilità, può essere conseguita entro sei mesi dalla data del parto a condizione che il valore Isee del nucleo familiare non risulti superiore a 17.141,45 euro.
Assegno di maternità: i requisiti
L'assegno mensile di maternità spetta alle madri cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie con permesso di soggiorno comunitario per soggiornanti di lungo periodo semprechè risultino residenti in Italia.
L'assegno di maternità non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali e viene pagato dall'Inps in unica soluzione con cadenza mensile, non oltre 45 giorni dalla data di ricezione dei dati trasmessi dai Comuni.