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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Assegno di ricollocazione, fino a 5mila euro per chi è senza lavoro: come funziona

Non si tratta di un bonus, ma di uno strumento per aiutare i disoccupati nella ricerca di un impiego. Nella legge di stabilità sono stati stanziati 20 milioni di euro per dare piena attuazione alla misura annunciata dal governo nel marzo scorso

Che cos’è l’assegno di ricollocazione? Come richiederlo? A quanto ammonta l’importo? E soprattutto: chi si intasca i soldi del bonus? Cominciamo col dire che l’assegno di ricollocazione è uno strumento destinato ai disoccupati in cerca di occupazione. Si tratta di una misura ancora in fase di sperimentazione: a marzo del 2017 sono partite le prime 30mila lettere inviate ai primi beneficiari. Secondo l’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro) nei primi mesi del 2018 l’assegno di ricollocazione dovrebbe entrare a regime "per tutti i potenziali destinatari previsti dalla normativa".

I fondi stanziati nella legge di bilancio

Nelle legge di bilancio approvata a fine anno tuttavia è stato stanziato un importo un importo pari a 5 milioni di euro per l’anno 2018 e a 15 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 "al fine di concorrere al finanziamento delle spese per l’implementazione dell’assegno di ricollocazione". Maurizio Del Conte, presidente di Anpal, ha spiegato al Sole 24 Ore che a breve l'assegno di ricollocazione entrerà a regime per tutti i disoccupati che ne hanno diritto e che "dal 3 aprile il sistema dovrà partire". Lo stesso ministro del lavoro Giuliano Poletti ha inoltre detto di recente che l’obiettivo del governo di dare piena attuazione all’assegno di ricollocazione.

Che cos’è l’assegno di ricollocazione

L’assegno di ricollocazione "è uno strumento che aiuta la persona disoccupata a migliorare le possibilità di trovare la propria ricollocazione nel mondo del lavoro", come spiega l’Anpal sul proprio sito. Non si tratta dunque di un bonus, né di un surrogato del reddito di inclusione. Il premier Paolo Gentiloni lo definì "uno strumento che non si sostituisce al reddito, ma è un incentivo per il futuro".

A chi viene pagato l’assegno

E qui viene il bello. In sostanza, come forse avrete capito, l’assegno di ricollocazione non consiste in una somma di denaro che un disoccupato può spendere per le proprie esigenze.

Assegno di ricollocazione, scarica l'infografica in Pdf

L'importo, come spiega l'Anpal, "viene riconosciuto al Soggetto che eroga il servizio di assistenza alla ricollocazione, solo se la persona titolare dell’assegno trova lavoro". Non si tratta inoltre di denaro liquido, ma consiste in un voucher spendibile presso i centri per l’impiego pubblici o privati accreditati nelle singole Regioni.

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A quanto ammonta l’importo

L'importo dell'assegno varia dai 250 ai 5000 euro secondo il profilo di occupabilità e la tipologia di contratto. Se il titolare dell'assegno trova un lavoro a tempo indeterminato l'importo va dai 1000 ai 5000 euro, se invece - per fare un altro esempio - viene collocato con un contratto a termine di almeno sei mesi l'importo varia da 500 a 2500 euro.

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Chi può fare domanda

Per godere dell’assegno occorre percepire la Naspi da almeno 4 mesi. (Qui tutte le cose da sapere sull’assegno di disoccupazione). La richiesta dell’Assegno è volontaria e si fa sul portale Anpal.gov.it o presso un Centro per l’Impiego, scegliendo liberamente il Soggetto che o­re i servizi più adatti alla propria condizione. Al titolare dell’assegno di ricollocazione verrà assegnato un tutor, quindi verrà avviato un percorso intensivo per la ricerca di un lavoro. Il programma dura sei mesi, prorogabili per altri sei.

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