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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia Italia

Assicurazioni, allarme truffe via WhatsApp: come scoprire le finte compagnie

"Polizze false e veicoli non assicurati". Brutta sorpresa per i clienti incappati nelle offerte di finte imprese assicurative

Attenzione alle finte imprese assicurative che propongono polizze a prezzi convenienti via internet, telefono o anche via Whatsapp: l'istituto per la vigilanza delle assicurazioni ha lanciato l'allarme visto il moltiplicarsi di truffe da parte di imprese che in realtà non erano regolarmente autorizzate

L'Ivass ha pubblicato un report in cui si segnala come in particolare sia irregolare la distribuzione di polizze assicurative tramite i seguenti siti:

www.assicuralatemporanea.com; www.feniceassicura.it; www.assicurazioniabaco.it; www.globaleassicura.it; www.assicurazionecolombo.it; www.misterpolizza.com; www.brokerassicurazioni.net; www.myassicurazione.net; www.categoriabreve.eu; www.onebrokerassicurazioni.it; www.facileassicura.com; www.polizzadiretta.eu.

Le polizze ricevute dai clienti sono false e i relativi veicoli non sono assicurati.

L'Ivass raccomanda di adottare le opportune cautele nella valutazione di offerte assicurative via internet o telefono (anche via WhatsApp), soprattutto se di durata temporanea. In particolare, si consiglia ai consumatori di controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti siano riferibili a imprese e intermediari regolarmente autorizzati e di consultare sul sito ivass.it gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia.

Come capire quando una polizza è falsa

L'istituto per la vigilanza delle assicurazioni spiega come i pagamenti dei premi effettuati a favore di carte di credito ricaricabili o prepagate sono irregolari, così come sono irregolari anche i pagamenti effettuati a favore di persone o società, non iscritte negli elenchi del sito ivass.it.

Inoltre i siti internet o i profili Facebook (o di altri social network) degli intermediari italiani che svolgono attività on-line devono sempre indicare:

  • i dati identificativi dell'intermediario;
  • l'indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l'indirizzo di posta elettronica certificata;
  • il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi nonché l'indicazione che l'intermediario è soggetto al controllo dell'Ivass.

I siti o i profili Facebook (o di altri social network) che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa ed espongono il consumatore al rischio di stipulazione di polizze contraffatte. Per gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitatati ad operare in Italia il sito internet deve riportare, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l'indirizzo di posta elettronica, l'indicazione dell'eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all'esercizio dell'attività in Italia con l'indicazione dell'Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.

I consumatori possono chiedere chiarimenti ed informazioni al Contact Center Consumatori dell'Ivass al numero verde 800-486661 dal lunedì al venerdì h. 8.30 - 14.30.

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