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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Diesel, il possibile aumento delle accise è una mazzata "da cinque euro a pieno"

Nel nostro paese 17,3 milioni di italiani possiedono una autovettura a gasolio: secondo il Codacons la possibile parificazione di accise tra benzina e diesel determinerebbe una maggiore spesa per il pieno di gasolio di circa 5 euro: rischio stangata

E' solo un'ipotesi al momento, ma se si tramutasse in realtà l'impatto lo pagherebbero moltissimi italiani. "Se la manovra allo studio del Governo conterrà il riallineamento delle accise tra benzina e gasolio, sugli automobilisti italiani si abbatterà una mega-stangata da 2,25 miliardi di euro". Così il Codacons, commentando gli interventi messi a punto dai tecnici del Governo per reperire le coperture finanziarie alla manovra.

Pieno diesel più caro con parificazione di accise

Secondo le ultile elaborazioni Codacons, "la parificazione di accise tra benzina e diesel determinerà una maggiore spesa per il pieno di gasolio pari a circa +5,15 euro, il che equivale ad un aggravio di spesa di +130 euro all'anno a carico di ciascun automobilista che circola con auto diesel".

Considerato che nel nostro paese 17,3 milioni di italiani possiedono una autovettura a gasolio (il 43 per cento del parco veicoli), sostiene l'associazione dei consumatori, "la manovra potrebbe determinare nel 2020 una stangata complessiva da 2,25 miliardi di euro solo per i maggiori costi diretti da rifornimento". Conseguenze pesantissime, aggiunge il Codacons, "si registrerebbero inoltre anche sui prezzi al dettaglio. Tutti i prodotti trasportati su gomma (che in Italia rappresentano l'86,5% del totale) subirebbero rincari dei prezzi, considerato che i costi di trasporto incidono per lo 0,5% sui listini al dettaglio e che gli autotrasportatori non potrebbero godere delle accise più basse rispetto alla benzina". 

Perché il gasolio è nel mirino del governo

Perché il gasolio è nel mirino del governo italiano? Il motivo è di base il seguente: il diesel ha un contenuto di carbonio più alto della media, e ciò comporta maggiori emissioni di CO2 a parità di quantità di combustibile bruciato. A parità di percorrenza occorre però bruciare meno diesel che altri combustibili ed quindi preferito da chi fa più chilometri. Le accise attuali, inoltre, contribuiscono a far restare invariata questa situazione.

Si parla quindi del possibile allineamento del prezzo del gasolio e quello della benzina, con una revisione proprio delle accise. La questione è inserita nel dossier sulla soppressione dei sussidi ambientali dannosi (Sad). La situazione è oltremodo delicata. La necessità è quella di trovare una quadra tra la l'impossibilità di molti di affrontare spese crescenti per mantenere i veicoli, soprattutto necessari per lavoro, e la crisi ambientale

La preparazione della legge di Bilancio 2020 comporta la necessità di trovare parecchie risorse aggiuntive. Non vi sarebbero ragioni ambientali evidenti per garantire al diesel un trattamento fiscale più favorevole rispetto alla benzina secondo le indicazioni delle principali istituzioni internazionali. Lo "sconto" fiscale su diesel fu introdotto nel 1993 quando si pensava fosse meno inquinante della benzina. Il trattamento fiscale troppo favorevole del gasolio rischia inoltre di ostacolare la diffusione dei veicoli che utilizzano carburanti alternativi (elettricità, GPL, metano). 

Prezzi diesel e benzina, per ora prevale la calma 

Di nuovo calma piatta sulla rete carburanti italiana. Con le quotazioni in Mediterraneo in decisa discesa su benzina e diesel, neanche oggi, infatti, si registrano interventi sui prezzi raccomandati da parte delle compagnie. Anche sul territorio, di conseguenza, prezzi praticati senza scosse. In particolare, in base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato in modalità self della benzina è di 1,584 euro al litro con i diversi marchi che vanno da 1,578 a 1,60 euro/litro (no logo 1,568).

Il prezzo medio praticato del diesel è 1,474 euro/litro, con le compagnie che passano da 1,472 a 1,489 euro/litro (no logo 1,459). Quanto al servito, per la verde il prezzo medio praticato è di 1,720 euro/litro, con gli impianti che vanno da 1,675 a 1,792 (no logo 1,617) mentre per il diesel la media è di 1,613 euro/litro, con i punti vendita delle compagnie compresi tra 1,575 e 1,698 euro/litro (no logo 1,509). Il Gpl, infine, va da 0,595 a 0,613 (no logo 0,586).

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