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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Autostrade, dove aumentano i pedaggi nel 2020

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti: sulla quasi totalità della rete in concessione non sono previsti incrementi tariffari per l'anno 2020. Ecco le eccezioni

Sono stati differiti dal decreto Milleproroghe gli aumenti delle tariffe dei pedaggi autostradali previsti dal primo gennaio 2020: in sostanza, è stato confermato il rinvio degli incrementi tariffari per la quasi totalità delle reti autostradali (95%). Ci sono alcune eccezioni, che riguardano appunto il restante 5% delle reti autostradali italiane. 

Autostrade, niente aumenti per il 2020 sul 95% della rete: ecco le eccezioni

Lo ha reso noto il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti in una nota, ricordando che la norma, per le concessionarie per le quali il periodo regolatorio è pervenuto a scadenza, "stabilisce che il termine per l’adeguamento delle tariffe autostradali relative all’anno 2020 è differito sino alla definizione del procedimento di aggiornamento dei piani economici finanziari predisposti in conformità alle delibere adottate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art)". Le concessionarie interessate sono Rav, Sat, Strada dei Parchi, Satap (A4), Milano Serravalle, Brescia Padova, Autostrade per l’Italia, Asti-Cuneo, Salt (Autocamionale della Cisa), Autostrada dei fiori (Tronco A10), Autostrada dei Fiori (Tronco A6), Salt (Tronco Ligure Toscano), Sav, Sitaf, Tangenziale di Napoli, Cas.

Autostrade, dove aumentano i pedaggi nel 2020

Gli unici incrementi tariffari autorizzati sono stati previsti per le società Cav (Concessioni Autostradali Venete) dell’1,20%, Autovia Padana del 4,88%, Bre.Be.Mi. del 3,79% e Pedemontana Lombarda dello 0,80%.

Nessun incremento tariffario concesso anche per le società concessionarie per le quali il contratto di concessione risulta scaduto: parliamo in questo caso di Ativa, Autostrada del Brennero, Autostrade Meridionali, Autovie Venete, Satap (A21). Confermato il congelamento degli incrementi tariffari relativi agli anni precedenti per le società concessionarie: Strada dei Parchi (sospesi 12,89% per l’anno 2018 e 5,59% per l’anno 2019) e per la quale il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti fa presente che "relativamente alla concessionaria Strada dei Parchi, l’incremento tariffario è ulteriormente sospeso fino al 31 ottobre", Autostrade per l’Italia (sospeso 0,81% per l’anno 2019), Milano Serravalle (sospeso 2,62% per l’anno 2019). Per le autostrade A24 e A25, inoltre, il Mit fa presente che continueranno ad applicarsi le tariffe di pedaggio vigenti alla data del 31 dicembre 2017.

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