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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Manovra bis, il governo cerca i soldi per l'Ue: aumentano sigarette e benzina

Dopo l'incontro tra Gentiloni e Padoan prende strada l'ipotesi di un percorso "a due tappe": subito i rincari delle accise su carburanti e tabacchi; poi sarà il turno della lotta all'evasione con cui recuperare "almeno un miliardo". Basterà per correggere i conti?

ROMA - Il pacchetto di misure correttive dei conti chiesto dall'Unione europea parte ... dai pacchetti di sigarette. A far compagnia ai tabagisti saranno, come italica prassi, gli automobilisti. E' questa la prima delle due tappe decisa dal premier Gentiloni e dal ministro dell'Economia, Padoan, per tranquillizzare Bruxelles (e i mercati) dopo la richiesta di una manovra bis per evitare sanzioni che avrebbero il risultato di aumentare ulteriormente quel differenziale (spread) tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi che nelle ultime ore ha superato la soglia d'allarme, quella quota "200 punti" tanto temuta da ogni governo.

LA SITUAZIONE - Ok, il differenziale con i titoli di Stato tedeschi sta salendo in diversi Paesi, Francia in primis, mosso da quei venti di incertezza politica sanciti dall'obiettivo "Frexit" lanciato domenica dalla leader del Front National, Marine Le Pen. Ma l'Italia non ha solo il problema di tranquillizzare i mercati in vista di possibili elezioni in estate: ha soprattutto la spada di damocle di Bruxelles da evitare. E l'unico modo per farlo è aggiustare i conti con una "manovra bis" che, come detto, sarà in due fasi. Una per avere un (bel) po' di soldi, "maledetti e subito". L'altra di più ampio respiro. Da qui le due mosse per recuperare quei 3,4 miliardi chiesti dall'Ue (anche se l'Italia spera che il tutto si riduca a circa 2,5 miliardi).

LA PRIMA MOSSA: 1,5 MLD DA BENZINA E SIGARETTE - E, come sempre accade, per far cassa la strada più semplice passa dagli aumenti di carburanti e tabacchi. Sarà così anche stavolta: entro fine febbraio è atteso il decreto che porterà a ritoccare le accise su tabacchi e carburanti. "Il primo intervento correttivo" spiega Il Sole 24 Ore "potrebbe essere finalizzato a finanziare un apposito Fondo dove far confluire le risorse recuperate con l’aumento delle accise sulla benzina di almeno 2 centesimi come fu fatto per il 30 maggio del 2012 per il sisma dell'Emilia. Se si aggiunge poi il ritocco verso l’alto del prelievo sui tabacchi si arriverebbe a recuperare circa 1,5 miliardi".

L'IVA AUMENTERA'? - C'è poi la questione Iva. Un aumento dell'aliquota sembra, al momento, scongiurato. Come? Tramite la lotta all’evasione proprio sull'Iva che dovrebbe portare in cassa un altro miliardo di euro. E siamo a 2,5. Se non bastasse, l'ultima mossa sarebbe infine quella di tagliare il tagliabile attraverso un nuovo programma di spending review. A rischiare, al momento, sono soprattutto alcuni crediti d’imposta settoriali, trovando così altri 100-150 milioni di euro, per arrivare a una cifra consistente: circa 700 milioni razionalizzando i budget delle amministrazioni fiscali. Per un totale di 3,2 miliardi di euro.

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