rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
ECONOMIA

Dal dieselgate alle tasse sulla casa: sarà un "fine 2015" difficile per l'economia

Il rischio tsunami per lo scandalo Volkswagen. I punti interrogativi sul taglio delle imposte sulla prima casa. La politica assente sul quello delle tasse. Il "caso catasto". Sono i tasti dolenti secondo la Banca d'Italia emersi dalle audizioni sull'aggiornamento del Def

ROMA - Da un lato la classe politica al governo che vede la luce in fondo al tunnel. Dall'altro gli "economisti" che non trovano poi così tanti motivi per essere fiduciosi. Come ogni anno, l'aggiornamento del Documento di economia e finanza è il momento per stilare un bilancio e provare a leggere le carte del futuro. E, anche per la fine del 2015, le previsioni non sono poi così rosee. Troppi i punti interrogativi emersi dall'audizione di Luigi Federico Signorini, vicedirettore generale della Banca d'Italia, "spaventato" soprattutto da due fattori: il peso che potrà avere il "caso Volkswagen" e il "caos tasse sulla prima casa".

VOLKSWAGEN - Le incertezze dello "scandalo" Volkswagen si sono aggiunte a quelle dei mercati globali ed è difficile al momento valutarne gli effetti. E' quanto ha fatto notare il vicedirettore generale della Banca d'Italia, Luigi Federico Signorini, in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato sul Def. Non c'è solo "l'incertezza sui mercati globali" con il "significativo indebolimento dell'attività economica in Cina" e nelle "altre economie emergenti". Ora, "si è aggiunta negli ultimi giorni" l'incertezza "connessa con le possibili ripercussioni, difficili da quantificare, del grave scandalo Volkswagen sul settore dell`auto e sulle aspettative degli investitori e dei consumatori".

Volkswagen, tra successi e scandali | Foto InfoPhoto

TASSE SULLA CASA - Quanto all'annunciato taglio delle tasse sulla casa, "questo avrà effetto se sarà percepito come permanente".  Signorini fa infatti notare come in sette anni si tratterebbe del quinto intervento sul tema. "L'effetto dell'eliminazione della tassazione sulla prima casa dipende dalla misura in cui sarà percepita come permanente, dal suo impatto sull'efficienza del sistema fiscale e sui servizi erogati dagli enti locali, dal miglioramento del clima di fiducia nelle prospettive future dell'economia che potrebbe essere indotto dall'aumento della spesa delle famiglie".

Matteo Renzi nel salotto di Bruno Vespa

PRIMA CASA - La spinta dei consumi derivante dal taglio delle tasse sulla prima casa potrebbe infatti avere effetti limitati. "I consumi delle famiglie potrebbero beneficiare di tale sgravio, in via diretta, grazie all`incremento di reddito disponibile e, in via indiretta, per l`"effetto ricchezza" dovuto all`eventuale incremento delle quotazioni immobiliari. L`evidenza empirica suggerisce peraltro che i consumi direttamente influenzati dallo sgravio potrebbero essere circoscritti alle famiglie soggette a vincoli di liquidità".

ENTI LOCALI - L'altro lato della medaglia: il taglio delle tasse sulla casa rischia di avere dei risvolti non positivi sugli enti locali anche se il mancato gettito verrà poi restituito dal governo. "Le decisioni sulle tasse hanno ampie implicazioni ed è responsabilità del Parlamento" valutare eventuali richieste di modifica, ha detto Signorini, riferendosi all'intenzione del governo di tagliare le tasse sulla prima casa. Ma, ha aggiunto, non si può non rilevare che "in qualche misura" l'esenzione prima casa "indebolisce un elemento importante del federalismo fiscale".

La letteratura economica vede il prelievo immobiliare sulla prima casa come ottimale dal punto di vista del finanziamento degli enti locali. Esso può avere peraltro rilevanti ricadute sul piano distributivo: l`esenzione della prima casa determinerebbe ad esempio un risparmio d`imposta crescente con la rendita catastale dell`abitazione

IL "CASO CATASTO" - Altro punto dolente, il "disallineamento" fra basi imponibili e valori di mercato sulle tasse sulla casa "genera" fenomeni di "iniquità" che potrebbero essere rimossi con la riforma del catasto. "L'invito a procedere speditamente in questa direzione - ha spiegato Signorini - è stato più volte ribadito dalle istituzioni europee, da ultimo nelle raccomandazioni rivolte all`Italia lo scorso luglio nell`ambito del semestre europeo. Una simulazione condotta sulle famiglie dell`Indagine della Banca d`Italia mostra che la rivalutazione delle rendite catastali potrebbe rendere disponibili risorse da utilizzare, a parità di gettito, per il ripristino di un sistema di detrazioni analogo a quello applicato nel 2012; ne conseguirebbe, come risulta da studi della Banca d`Italia, un livello di progressività superiore sia a quello dell`Imu applicata nel 2012 sia a quello della Tasi nel 2014".

DOV'E' LA POLITICA? - Le tasse occorre abbassarle ma come farlo è una scelta politica. Quello che "la letteratura economica, sia teorica sia empirica" può fare è offrire "indicazioni riguardo ai presumibili effetti sul potenziale produttivo e sulla crescita delle diverse opzioni".  

Una pressione fiscale così alta indubbiamente ostacola la crescita economica. Come ridurla - su quali voci di tassazione agire - è una scelta eminentemente politica, in ragione delle diverse implicazioni distributive dell`una o dell`altra misura.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal dieselgate alle tasse sulla casa: sarà un "fine 2015" difficile per l'economia

Today è in caricamento