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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Italia

La Bce rilancia il quantitative easing, Draghi: "Economia Ue in caduta"

La Banca centrale europea da Novembre ricomincerà a comprare titoli di stato al ritmo di 20 miliardi di euro al mese ed ha confermato a zero il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento nell'area euro. Più favorevoli le condizioni per i prestiti

La Banca centrale europea ha tagliato di 10 punti base il tasso di interesse sui depositi che le banche commerciali parcheggiano presso la stessa istituzione, che da livelli già negativi calerà così al meno 0,50 per cento. Invariati i tassi sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale che restano allo 0,00% e allo 0,25%. È una delle numerose decisioni adottate nella riunione del Consiglio Direttivo della Banca centrale europea che si è appena concluso che ha altresì deliberato il riavvio del "quantitative easing".

La scelta quasi obbligata visto lo stato dell'economia dell'eurozona: la Bce ha infatti tagliato le previsioni di crescita dell'area euro per il 2019 e per il 2020, rispettivamente al più 1,1% e al più 1,2%, confermando invece quelle sul 2021 al più 1,4 per cento. I tecnici della Bce hanno inoltre operato un netto taglio sulle previsioni di inflazione dell'area euro nel 2020, stimata ora all'1 per cento.

Come spiegato dal presidente della Bce Mario Draghi "le decisioni adottate oggi dal Consiglio Direttivo sono legate alla debolezza persistente dell'economia dell'Eurozona e ai rischi al ribasso" legati a un "rallentamento che riflette la debolezza del commercio globale e le prolungate incertezze".

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Draghi ha altresì sottolineato che le decisioni adottate "contribuiranno a mantenere favorevoli condizioni di prestito bancario e continueranno a sostenere l'accesso ai finanziamenti, soprattutto per le Pmi".

"I governi con margini di manovra nei conti pubblici dovrebbero agire in modo efficace e tempestivo". Questo l'appello del presidente della Bce che poi ha sottolineato come invece nei paesi in cui il debito pubblico è elevato (Italia in primis, ndr) i governi dovrebbero perseguire politiche prudenti "che creeranno le condizioni affinché gli stabilizzatori automatici possano operare liberamente".

"Tutti i paesi dovrebbero intensificare gli sforzi per ottenere una situazione dei conti pubblici più favorevole alla crescita".

La Bce ricomincerà a comprare titoli di stato

La Bce ha deciso di riavviare il quantitative easing, ovvero l'acquisto di titoli di Stato al ritmo di 20 miliardi di euro al mese a partire dal prossimo Novembre e "per tutto il tempo che sarà necessario".

Il Consiglio spiega che tale decisione è stata presa per rafforzare l'impatto accomodante dei tassi ufficiali. "La conclusione del programma - si precisa - sarà decisa ''poco prima che la Bce riprenda a rialzare i propri i tassi di interesse''.

Assieme all'annuncio del nuovo QE, la Banca Centrale Europea ha confermato - per i titoli già acquistati nei precedenti programmi - l'intenzione di reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma di acquisto di attività per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

Bce estende acquisti anche a bot privati

La Bce estende ai titoli privati la possibilità di acquisti con tassi al di sotto di quello in vigore sui depositi (da oggi a -0,50%). E' una delle novità decise per il nuovo Quantitative Easing appena varato dal Consiglio Direttivo dell'Eurotower. Finora tale possibilità era prevista solo per i titoli pubblici ed è stata adottata - si legge in una nota esplicativa - per "agevolare l'implementazione del programma di acquisto titoli".

Gli effetti della decisione di Draghi

Brusco calo dell'euro sotto quota 1,10, a 1,0974 dollari nel pomeriggio dopo che la Bce ha varato un consistente pacchetto di stimoli all'economia. 

Tassi e spread sui titoli di Stato dell'Italia in discesa dopo che la Bce ha varato un nuovo pacchetto di stimoli, tra cui il riavvio del programma di acquisti di titoli al ritmo di 20 miliardi di euro al mese.

Nel pomeriggio i rendimenti dei Btp a 10 anni si attestano all'0,88 per cento e il differenziale rispetto ai tassi dei Bund equivalenti della Germania cala a quota 150 punti base, circa 15 punti base in meno rispetto a prima degli annunci.

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