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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia Italia

Niente pensione per chi ha debiti? Facciamo il punto

L'Inps chiarisce: ecco come funziona il blocco di pensioni, TFS, TFR, buonuscite e liquidazioni per chi ha debiti con il Fisco

A partire dal 1° marzo 2018 è previsto il blocco dei pagamenti per i cittadini che non hanno pagato anche solo una cartella esattoriale, sia essa di qualsiasi importo. 

Il blocco ha una durata massima di 60 giorni, per consentire all'Agenzia delle Entrate di pignorare le somme a credito del contribuente.

Lo stabilisce la legge di Bilancio 2018 che ha raddoppiano i tempi di blocco dei pagamenti dei crediti lasciando così più tempo all'ente accertatore per eseguire i controlli. Di conseguenza raddoppiano i giorni in cui i cittadini si troveranno ad attendere per ricevere le somme in suo favore dalla Pubblica Amministrazione.

Prima di pagare, il Fisco deve verificare se il cittadino è in regola con il pagamento delle cartelle insolute, disponendo, se il debitore rimane inadempiente, la sospensione del pagamento dei crediti in suo favore.

Il  blocco dei pagamenti che i cittadini vantano nei confronti dalle Pa valgono anche per le pensioni, così come per le indennità di fine servizio o di fine rapporto (TFS e TFR). L'Inps con il messaggio n. 1085/2018 del 12.03.2018 dispone il blocco dei pagamenti degli assegni ai cittadini in debito con il fisco.

"A partire dal 1° marzo 2018 è attivata la procedura di verifica in argomento su tutti i destinatari dei pagamenti a titolo di indennità di fine servizio o di fine rapporto il cui importo netto superi i 5.000 euro; qualora risulti l'inadempimento, la prestazione previdenziale andrà accantonata secondo la misura prevista dall'art. 545, III comma, c.p.c., ed il relativo pagamento sospeso per un massimo di 60 giorni".

A chi ha un debito con l'Erario e vive solo della sua pensione tuttavia l'Inps non toglierà "il necessario per vivere". Al pensionato infatti non si può pignorare più di 1/5 della sua pensione.

Tuttavia, che sia una richiesta legittima o il frutto di un errore, il pensionato che risulta a debito con il Fisco, dovrà tutelarsi e quasi sempre è necessario rivolgersi al giudice.

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Il contribuente che si vede bloccare la pensione può tutelarsi avviando un ricorso in autotutela o facendo ricorso in Tribunale.

Come chiarisce il sito specializzato Studio Cataldi "sono impignorabili sono infine le pensioni d'invalidità totale; gli assegni sociali e le indennità di accompagnamento".

Attenzione però:

"La legge prevede che chi è a debito con il Fisco, se è titolare di una pensione che fa accreditare su un conto in cui contemporaneamente fa confluire altre somme (es: il canone di un appartamento concesso in locazione) può vedersi pignorare integralmente quel conto per effetto della "confusione" delle somme in esso presenti".

Quindi per evitare di farsi pignorare la pensione se si hanno debiti con il Fisco questa è accortezza che si può adottare.

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