Bollette e fine mercato tutelato: nell'aria c'è un colpo di scena

Dopo essere stata cancellata dalla manovra economica, la misura che prevede lo slittamento della fine del mercato tutelato per l'energia al 2022 potrebbe trovare spazio nel decreto legge Milleproroghe. Secondo l'ultima bozza del testo, la norma sarebbe stata inserita nel Milleproroghe, ma siccome si tratta ancora di una versione non definitiva del testo, al momento il colpo di scena rimane nel dubbio, almeno fino a quando il decreto legge non verrà approvato definitivamente. Se la proroga non dovesse arrivare, la fine del mercato tutelato scatterebbe dal 1° luglio 2020.

 Il Mise, sentita l'Autorità per l'energia (Arera), entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto legge, si legge nella bozza, definisce le "modalità e criteri dell'ingresso consapevole nel mercato libero dei clienti finali, tenendo conto della necessità di concorrenza, pluralità di fornitori e di offerte nel libero mercato''.

Le norme che “passano” dalla manovra al Milleproroghe

Dalla donazione dei farmaci al cervellone digitale a palazzo Chigi. La valanga di misure uscite dalla manovra trova in gran parte spazio in una bozza del decreto legge milleproroghe. La commercializzazione gratuita dei farmaci in eccedenza, scartata dalla legge di bilancio 2020, ricompare nel nuovo provvedimento. In particolare si spiega che la cessione riguarda i farmaci ''donati nell'ambito di programmi a uso compassionevole''. E si precisa che i prodotti interessati sono ''beni non commercializzati e non più commerciabilizzabili'' che verranno utilizzati per ''favorire le iniziative di solidarietà sociale e promuovere il riutilizzo delle eccedenze''.

Potrebbe trovare spazio nel milleproroghe anche il 'cervellone' per l'Agenda digitale alla presidenza del Consiglio, grazie a ''un contingente di personale formato da esperti in possesso di specifica ed elevata competenza nello sviluppo e gestione di processi complessi di trasformazione tecnologica e delle correlate iniziative di comunicazione e disseminazione, non ché significativa esperienza in progetti di trasformazione digitale''.

E ancora, dalle cambiali digitali all'educazione finanziaria. Sono alcune delle altre norme 'espulse' dalla manovra, che trovano spazio nella bozza. In particolare, si prevede l'istituzione di uno strumento per l'autofinanziamento delle imprese. Le nuove cambiali sarebbero soggette all'imposta di bollo proporzionale con un'aliquota pari al 12 per mille, come per le cambiali finanziarie.

L'altra norma prevede che l'insegnamento trasversale dell'educazione civica debba trattare anche le tematiche riguardanti l'educazione finanziaria e incrementa di 200.000 euro annui le risorse destinate ''alla formazione dei docenti sulle tematiche afferenti all'insegnamento trasversale dell'educazione civica''.

Il dl Milleproroghe, consueto decreto legge di fine anno per rinviare o riconfermare tutta una miscellanea di misure dell'anno in corso, dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri venerdì mattina.

Milleproroghe 2019, indennità per i disoccupati del Ponte Morandi

Raddoppiano a 24 mesi, dai precedenti 12, i tempi per l'indennità per chi ha perso il lavoro a causa della tragedia che ha colpito Genova nell'agosto del 2018. Lo prevede una bozza del dl Milleproroghe atteso venerdì mattina in Cdm, che estende a tutto il 2020 il diritto all'indennità. Esteso al 2020 anche il termine per trecento assunzioni a tempo determinato da parte della Regione Liguria, Città metropolitana di Genova e Comune di Genova e delle società controllate con uno stanziamento di 10 milioni di euro. Prorogato aal 2020 anche il termine per le assunzioni a tempo determinato da parte dell'Autorità portuale. A questa misura si destinano risorse pari a 1 milione di euro.