Bollo auto e certificato di proprietà: cosa cambia per gli automobilisti nel 2020
Debutta il Documento Unico di Circolazione. Novità anche per il bollo auto: dal 1° gennaio il pagamento della tassa automobilistica va effettuato tramite il sistema PagoPa
Il Documento Unico di Circolazione è realtà anche in Italia. Dopo vari rinvii, dal 1° gennaio 2020 è entrato infatti in vigore il decreto legislativo 29 maggio 2017 che istitutisce il così detto DUC, un documento che accorpa certificato di proprietà e libretto di circolazione. Il Documento Unico - si legge sul sito del Mit – è infatti costituito dalla carta di circolazione, nella quale sono annotati anche i dati di proprietà e quelli relativi alla situazione giuridico patrimoniale del veicolo. Il certificato di proprietà risulta dunque abolito.
Il Documento Unico del veicolo - spiega il sito Automoto.it - verrà rilasciato dagli uffici ACI, da quelli della Motorizzazione e dallo sportello telematico dell’automobilista.
Meno costi per gli automobilisti
Gli automobilisti avranno un doppio vantaggio: oltre a doversi rivolgere a un solo ufficio – anziché due –pagheranno 2 bolli al posto dei 4 previsti oggi: 32 euro contro 64. La nuova disciplina – ricorda il sito Studio Cataldi – sarà applicata alle nuove immatricolazioni, ai passaggi di proprietà e alle modifiche effettuate dopo il 1° gennaio 2020.
Secondo CONFARCA (Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici), l'entrata in vigore del decreto comporterà tuttavia un aumento dei costi per le pratiche auto, pari a 10 euro per ogni pratica.
Bollo auto, novità dal 1° gennaio 2020
Novità anche per quanto riguarda il bollo auto. Dal il 1° gennaio 2020 cambia infatti la procedura di pagamento, che adesso verrà effettuata tramite PagoPa, il nuovo sistema messo a punto dall’Agenzia delle Entrate.
Come pagare il bollo auto nel 2020
Il versamento potrà avvenire attraverso i canali sia fisici che online di banche e altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP), come ad esempio le agenzie di banca, gli home banking, gli sportelli ATM, i punti vendita SISAL, Lottomatica e Banca 5, presso gli uffici postali, nonché presso agenzie di pratiche auto e sportelli Aci.
Nuova procedura per l’esportazione dei veicoli all’estero
Sono inoltre previste modifiche agli adempimenti da effettuare per esportare la propria vettura all’estero. Come spiega il Mit, dal 1° gennaio 2020, “occorrerà preventivamente cancellare il veicolo dall’Archivio Nazionale dei Veicoli e dal Pubblico registro automobilistico, procedura che sarà possibile solo a condizione che il veicolo sia stato sottoposto a revisione, con esito positivo, in data non anteriore a sei mesi rispetto alla data in cui si chiede la cancellazione stessa”. Se così non fosse per cancellare il proprio veicolo dagli archivi bisognerà prima revisionarlo.